Vigili fuoco: Cgil e Cisl, inadeguata distribuzione risorse Valorizzare professionalitˆ e coinvolgere le parti sociali

Riteniamo fallito il tentativo di conciliazione con il Governo dopo lo stato di agitazione di tutto il corpo nazionale dei Vigili del fuoco proclamato lo scorso 5 febbraio. L’amministrazione intende distribuire, autonomamente e senza negoziare con i sindacati, le risorse previste dalla Legge di Bilancio 2020. Una distribuzione che si limiterˆ a omologare le retribuzioni di tutti i Corpi di Polizia, senza distinzioni di professionalitˆ. Una decisione che non solo non condividiamo ma con la quale viene anche meno la contrattazione sindacale prevista dalle norme vigenti”. Questa la posizione della Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco e della Federazione Nazionale Sicurezza Cisl. “Stigmatizziamo con fermezza l’atteggiamento di decidere autonomamente e di limitarsi a una semplice ‘sentito sindacale’. Nessun Governo aveva mai osato cos“ tanto, nessun rappresentante dello Stato aveva mai messo in discussione le norme previste in materia di contrattazione. Rivendichiamo il ruolo del sindacato – affermano Mauro Giulianella, coordinatore nazionale della Fp Cgil Vvf, e Pompeo Mannone, segretario generale della Fns Cisl -. Non a caso la distribuzione delle risorse cos“ come presentata risulta essere una semplificazione estrema che sminuisce l’impegno, il lavoro e la specifica competenza del Vigile del Fuoco che, per le peculiaritˆ della professione, non ha riferimenti corrispondenti con altre attivitˆ lavorative. La distribuzione delle risorse dovrˆ interessare tutte le qualifiche appartenenti al Corpo, dando prioritˆ e attenzione a quelle pi basse e pi in difficoltˆ, valorizzando adeguatamente il lavoro e la professionalitˆ espressa nelle attivitˆ di soccorso dai Capi Reparto, dai Capi Squadra e dai Vigili, quelli maggiormente esposti al rischio”. “Siamo convinti che le parti sociali vadano sempre coinvolte. Questa  la reale democrazia rappresentativa. Riteniamo il Governo e l’Amministrazione responsabili delle scelte penalizzanti di parte del personale senza la condivisione con chi li rappresenta. Per questo abbiamo deciso che, non appena le condizioni emergenziali del Paese lo consentiranno, intraprenderemo tutte le necessarie iniziative di lotta”, concludono i sindacati. (ANSA).”

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