Sistema portuale Mar ligure orientale: s“ Toscana a intesa su pianificazione, ma valorizzare vocazioni di M. di Carrar

CՏ l’intesa formale della Regione Toscana per lÕapprovazione del Documento di pianificazione strategica del Sistema portuale del Mar ligure, ma il s“  accompagnato da una serie di osservazioni che hanno lÕobiettivo di preservare vocazioni e rapporti col territorio del porto di Marina di Carrara, che insieme a quello della Spezia fa parte del Sistema.EÕ tutto nella lettera che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha inviato al collega della Liguria, Giovanni Toti e, per conoscenza, alla ministra delle infrastrutture, Paola De Micheli, e alla presidente dellÕAutoritˆ di Sistema, Carla Roncallo.Per la Regione Toscana  fondamentale che le linee di sviluppo dello scalo carrarese tengano insieme unÕadeguata attenzione agli aspetti energetico e ambientali e a quelli di una crescita delle sue attivitˆ produttive, tra storiche vocazioni Ð traffico marmi, pesca, diporto Ð e nuove prospettive, come la crocieristica.Dal punto di vista ambientale, nella lettera del presidente Rossi si sottolinea la necessitˆ che prima dellÕadozione dello specifico Piano regolatore portuale (Prp) del porto di Marina di Carrara, vengano valutati con grande attenzione gli eventuali effetti negativi che nuove opere marittime potrebbero avere sulla costa apuo-versiliese in termini di erosione. Necessario anche valutare lÕimpatto sullÕabitato in termini di emissioni di CO2 e di inquinamento acustico a seguito di lavori di espansione. Non va inoltre dimenticato , sempre dal punto di vista ambientale, che lÕarea marina  parte del Santuario dei cetacei Pelagos Ð progetto cui aderisce anche il Comune di Carrara Ð e che quindi dovranno essere valutati gli impatti sulle specie presenti, in particolare il diffuso delfino tursiope.Quanto alle attivitˆ di carattere economico e produttivo, Rossi sottolinea come in fase di redazione del Prp debbano essere preservate e qualificate quelle che il presidente definisce le attivitˆ correlate alla Òvocazione storica e identitaria dello scalo marittimoÓ, dalla movimentazione dei marmi alle attivitˆ di pesca, fino a quelle della nautica da diporto, nonchŽ lo sviluppo del polo di meccanica industriale di alta qualitˆ tecnologica insediato a Carrara (Nuovo Pignone) e i rapporti con il distretto della nautica da diporto apuo-versiliese.Sul potenziamento dei traffici crocieristici la richiesta della Toscana  che se ne valutino con attenzione gli effetti economici, sociali e ambientali, considerando, in via prioritaria, la necessitˆ di favorire come ambito di destinazione la Riviera apuana e operando in modo che le sinergie con il porto di La Spezia non determinino una competizione con Livorno.

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