Giornata internazionale della Donna : per la CGIL di Pisa una scadenza di lotta non un occasione per vandalismi e offese

LÕ8 Marzo per la CGIL  da sempre una scadenza di lotta ed anche questÕanno, prima dellÕesplosione del Covid 19, in tutta Italia e nella Provincia di Pisa per sottolinearlo abbiamo organizzato numerose iniziative per testimoniare lÕattualitˆ della battaglia per la emancipazione della donna dalle disuguaglianze, dallo sfruttamento e dalla violenza.Proprio domani in Camera del Lavoro avremmo acceso i riflettori sulla storia delle condizioni delle lavoratrici nei settori pi importanti della Provincia, partendo da quelle del 900 fino a i nostri giorni, attraverso interviste dirette delle testimoni di queste battaglie.LÕepidemia del Coronavirus ce lo ha impedito come del resto sta condizionando tutta la nostra vita e la nostra attivitˆ sindacale oltre a colpire duramente le lavoratrici ed i lavoratori di tutti i settori, dallÕindustria alla chimica, dai servizi al turismo, dai trasporti allÕagricoltura, prime tra tutte le pi fragili: le donne.Le donne della CGIL che avevano preparato insieme a CISL e UIL questo evento non sono immobili, non si arrendono, e in questi giorni stanno lavorando in difesa delle lavoratrici pi fragili dei settori pi colpiti dalla crisi cercando di rimanerle vicino e di darle voce con tutti gli strumenti a loro disposizione.Forse per qualcuno lÕarma della denuncia e della riflessione non  sufficiente e ha scelto lo sciopero generale per manifestare le proprie idee.Bene, ma nella dialettica delle posizioni e delle diverse scelte fatte dai movimenti delle donne non  ammissibile il vandalismo e lÕoffesa.Nella notte dellÕ8 Marzo a Pisa un gruppo che si  firmato Ônon una di menoÕ ha voluto dimostrare la propria esistenza imbrattando edifici e palazzi o monumenti storici con scritte inneggianti alla paritˆ tra i sessi.Non solo, se lՏ presa pure con la Casa della CGIL, la nostra Camera del Lavoro, casa di tutte e di tutti, imbrattando le vetrage, i muri e il marciapiede dÕaccesso con scritte offensive anche nei confronti del Segretario Nazionale Landini.Una comunicazione violenta che offende lÕintelligenza delle donne che lo hanno progettato e assume come strumento di comunicazione uno stile machista.CGIL PISA

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