Editoria: Giani, bando da 1 mln per informazione locale

“Proprio oggi che esce il bando per l’informazione locale. Con l’Associazione Stampa Toscana, con il nuovo presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, ne avevamo parlato ed abbiamo raggiunto un accordo curato dalla mia portavoce, Cristina Manetti, che porta ad avere un bando da oltre il milione di euro per i ristori a tutti i soggetti dell’informazione, televisioni, radio, media, giornali, perché anche questa è un’attività di lavoro e va ristorata nel momento in cui ha vissuto il disagio che abbiamo vissuto in questi quasi due anni con il Covid”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati. “Con la pandemia – ha aggiunto – noi abbiamo bisogno di una informazione sempre più competente, seria, e che trasmette oggettivamente risposte a quelle che sono le preoccupazioni dei cittadini. Quindi ecco questo bando: come istituzioni abbiamo bisogno di una informazione impegnata, appassionata e corretta come in Toscana io sento di avere”.
I contributi dell’avviso pubblico, si legge in una nota della Regione, saranno fino a 40mila euro per le aziende del settore dell’informazione che operano in ambito locale. Le domande potranno essere presentate a partire dal 24 gennaio: c’è un mese di tempo. La misura si rivolge all’intero settore dell’informazione locale, dall’emittenza radiofonica via etere a quella televisiva con il digitale terrestre, dalle web tv e web radio ai quotidiani e periodici (su carta o online) fino alle agenzie di stampa web. Le imprese devono essere iscritte al Roc, il registro degli operatori della comunicazione, e soddisfare diversi altri requisiti. Tra questi c’è la presenza in redazione di giornalisti assunti con contratto da dipendente: minimo tre (a tempo pieno) per le televisioni e la stampa, due per le radio e le web tv, sempre due per le agenzie di stampa (di cui almeno uno a tempo pieno), un giornalista assunto per le web radio e per i quotidiani o periodici on line. Come per molti altri ristori Covid-19, per godere del contributo a fondo perduto le aziende che faranno richiesta devono nel 2020 aver ridotto i propri fatturati di almeno il 20 per cento rispetto all’anno precedente. Chi ha iniziato ad operare nel 2020 avrà un ristoro proporzionato ai soli mesi di attività, non potendo dimostrare cali di fatturato, mentre per chi ha avviato la propria attività nel corso del 2019 (ma non dall’inizio) sarà fatta una media mensile ai fini della determinazione delle perdite. Tutte le domande presentate saranno esaminate entro marzo. (ANSA).

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