Dpcm:monitoraggio ogni 15 gg, se R con 0 sopra 1 zone rosse Allegato al decreto l’analisi degli esperti

L’allentamento delle misure di contenimento a partire dal 4 maggio verrˆ valutato con una rivalutazione periodica” (ogni 15 giorni) e nel caso in cui l’ R con zero’, vale a dire l’indice di diffusione del contagio, dovesse nuovamente salire sopra l’1, verranno adottati nuovi provvedimenti di chiusura. Si partirˆ con delle ‘zone rosse’ locali, individuando prima possibile i focolai, e si potrebbe arrivare ad un nuovo lockdown. E’ quanto spiegato in uno degli allegati al Dpcm firmato ieri sera dal premier Giuseppe Conte, nel quale vengono indicate dagli esperti le fasi per il monitoraggio della curva del virus. Gli esperti parlano di 4 step, con la ‘Fase 2’ divisa in ‘Fase 2a’ e ‘Fase 2b’. Il presupposto per partire  che ogni Regione abbia superato “gli standard minimi di qualitˆ della sorveglianza epidemiologica: in sostanza deve far registrare un miglioramento del 60% su scala mensile del numero delle terapie intensive, dei ricoverati – i due indicatori che stabiliscono quanta pressione c’ sui sistemi sanitari – dei contagiati totali e di quelli in auto isolamento. Solo una volta soddisfatti questi requisiti si passa alla ‘Fase 2a’ che prevede, appunto, “stabilitˆ di trasmissione e servizi sanitari non sovraccarichi” ma anche la capacitˆ di effettuare tempestivamente i tamponi a tutti i casi sospetti, di garantire risorse adeguate ai sistemi di contact tracing e quella di avere disponibilitˆ di luoghi per isolamento e quarantena. Il mantenimento di un trend stabile o il miglioramento dell’insieme di standard epidemiologici porterˆ al passaggio alla fase 2b dalla quale si potrˆ uscire solo quando ci sarˆ un “accesso diffuso ai trattamenti e/o un vaccino sicuro ed efficace”. Solo dopo aver verificato il mantenimento di questa situazione, si arriverˆ all’ultimo step: la fine della pandemia. Ma gli scienziati avvertono: nel caso in cui non fossero soddisfatti completamente i criteri per un passaggio da una fase ad un’altra – soprattutto tra la Fase 2a e la 2b, c’ solo una strada: individuare “misure sub regionali”, vale a dire le ‘zone rosse’, per contenere la nuova diffusione del virus e, qualora non fossero sufficienti, “ritornare alla fase uno di lockdown”. (ANSA)”

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