Coronavirus: sindacati, 7 giorni sciopero a Hitachi Pistoia Da oggi al 21 marzo. Ieri fermate in Trigano, Sea e Luano Camp

Sciopero di una settimana, da oggi al 21 marzo, dei lavoratori dello stabilimento Hitachi rail Pistoia. Lo hanno proclamato le segreterie provinciali pistoiesi di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uglm. Lo sciopero, si legge in un volantino diffuso dai sindacati,  promosso alla scopo di permettere la verifica che siano state prese tutte le misure possibili perchŽ si possa lavorare all’interno dello stabilimento rispettando le prescrizioni di sicurezza stabilite dai decreti ministeriali. Sono esclusi dallo sciopero i lavoratori giˆ collocati in smart working”.”La risposta dei lavoratori nel primo giorno di iniziativa  stata molto positiva”. Lo riferisce Paolo Mattii, segretario Fiom-Cgil Pistoia, al termine del primo giorno di sciopero alla Hitachi Rail Italy di Pistoia, dopo che ieri i sindacati, a proposito delle norme sul contenimento del contagio del coronavirus, avevano segnalato all’azienda il rispetto della distanza di sicurezza non garantito in alcuni reparti dello stabilimento di via Ciliegiole, in particolare carpenteria, allestimento e collaudo, chiedendo “di sospendere il lavoro nei reparti interessati per un breve periodo di tempo allo scopo di mettere a punto le modalitˆ di lavoro, a garanzia della salute dei lavoratori”, dato “che la modifica delle procedure di lavoro per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza non  nŽ semplice nŽ breve”.”Non era la scelta principale che volevamo intraprendere – aggiunge Mattii -,  da alcuni giorni che, in pi incontri avuti con la direzione aziendale, chiedevamo una soluzione per quei reparti produttivi che, nonostante gli sforzi dell’azienda, non garantivano a chi ci lavora la garanzia del rispetto di quelle norme di sicurezza, introdotte con il Dpcm 11/03/2020, necessarie per la tutela della salute dei lavoratori. Siamo disponibili ad una soluzione concordata sempre nel rigoroso rispetto delle norme vigenti”. “Purtroppo – spiega Jury Citera, segretario Fim Cisl Toscana Nord – dopo una nuova riunione l’azienda ci ha detto che non era possibile interrompere la produzione perchŽ si fermerebbe un ciclo nazionale”. Da l“ la decisione di dichiarare lo sciopero per tutti i dipendenti Hitachi e indotto interno fino a venerd“ prossimo.(ANSA).FIOM CGIL e FIM CISL Siena: ÒLe aziende rispettino i protocolli di sicurezzaÓ. Ieri i lavoratori di Trigano, Sea e Luano Camp hanno incrociato le bracciaIn relazione a quanto previsto dai DPCM emanati in questi giorni, ci stanno pervenendo dai lavoratori di diverse aziende molte segnalazioni sulle difficoltˆ ad applicare rigorosamente, nello svolgimento della propria attivitˆ, quanto previsto dai protocolli di sicurezza anti-contagio.La FIOM CGIL e la FIM CISL di Siena ritengono che la massima tutela della salute dei lavoratori sia il principale e imprescindibile elemento per poter continuare le attivitˆ produttive.Chiediamo quindi a tutte le aziende di attivarsi per garantire immediatamente all’interno dei luoghi di lavoro la totale applicazione delle disposizioni emanate per contenere la diffusione del coronavirus (distanza interpersonale di almeno 1 metro, utilizzo di mascherine, distributori di gel igienizzanti, sanificazione dei locali, ecc…) e, laddove non fosse possibile, prevedere la riorganizzazione dell’attivitˆ produttiva tramite la riduzione delle produzioni, la rimodulazione dei turni per limitare al minimo l’afflusso contemporaneo dei lavoratori, fino alla sospensione dell’attivitˆ lavorativa.Nella giornata di ieri , in aziende nella quali si lavora su catena di montaggio, pertanto pi difficoltose a far rispettare le normative previste dagli ultimi decreti, sono state concordate per i prossimi giorni fermi produttivi (Whirlpool) per permettere all’azienda di effettuare la sanificazione generale degli ambienti di lavoro e in altri casi (Trigano, Sea, Luano Camp), nonostante alcuni interventi giˆ effettuati dalle aziende nei giorni scorsi, i lavoratori hanno comunque deciso di fermarsi spontaneamente per alcuni giorni, ritenendo che non ci fossero comunque tutte le condizioni necessarie per continuare a lavorare in sicurezza.Invitiamo infine tutti i lavoratori a segnalarci casi in cui le aziende non rispettano i protocolli di sicurezza previsti perchŽ ci˜ violerebbe quanto previsto dai DPCM e sarˆ nostra cura adoperarci, per quanto nelle nostre competenze, per garantire la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro.FIOM CGIL e FIM CISL SienaÊ”

Pulsante per tornare all'inizio