Il decreto del Governo non vero che mette tutti a casa, giustamente regola, obbliga a ridurre al minimo possibile elementi di socialit nel tempo libero ma non vieta affatto che si svolgano i lavori, che ci si sposti per lavoro, un’interpretazione sbagliata” che “metterebbe in ginocchio tutta la Toscana e se cos fosse tutto” il paese. Cos il governatore toscano in un video appello diffuso dalla Regione rivolto a cittadini, imprenditori e lavoratori toscani. “Inutile mettersi a casa se c’ produzione, lavoro: si mettano a punto accorgimenti, si discuta nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, come organizzarsi al meglio, ma lo spostamento per motivi di lavoro consentito: da nessuna parte sta scritto che deve cessare la produzione, sia quella destinata agli oggetti che al servizio ai cittadini”. “Se dovessimo bloccare interi comparti produttivi fondamentali per l’export, magari per 15 giorni o di pi, avremmo un calo produzione della ricchezza in questa regione che sarebbe davvero esiziale e di cui risentiremmo anche per il futuro”.”Non dobbiamo dimenticarci e il paragone non sembri spropositato – han proseguito Rossi -, che i lavoratori riuscirono a difendere le fabbriche sotto i bombardamenti e dallo smantellamento che volevano fare i nazisti, francamente non siamo nella stessa situazione. Non ci sono preoccupazioni per la vita della persona che neppure lontanamente possono essere paragonabili a quelle”. “Si torni a lavorare – l’invito rivolto da Rossi -, ci si acconci in maniera adeguata, si facciano studi azienda per azienda per capire come prevenire al massimo contatti che potrebbero indurre alla diffusione del virus, si stia a casa se si hanno manifestazioni simil influenzali, ma noi non possiamo fermarci, dobbiamo contenere s il virus, prepararci a fare le cure, ma dobbiamo anche mantenere quel minino di vita, di attivit lavorativa senza la quale altrimenti avremmo contraccolpo profondamente negativo”.(ANSA).”
23 minuto di lettura