Asl Toscana Centro: Cgil, “Tamponi in ritardo perché non hanno voluto assumere”

“A Torregalli mancano 6 operatori, chi fa il test il giovedì rischia di avere il risultato il lunedì dopo”
Carenze nel laboratorio dove si sequenziano i tamponi, carenze nel personale che si occupa del tracciamento. Con poco personale ci vogliono giorni per avere i risultati di un test o anche per ottenere indicazioni riguardo alle quarantene. La Cgil dell’azienda Toscana Centro va all’attacco, denunciando come ci si sia fatti trovare impreparati a questa nuova risalita del numero di casi. “Ormai sono passati quasi due anni e l’esperienza avrebbe dovuto insegnare qualcosa. E invece ci sono sempre gli stessi problemi”, dice Simone Baldacci del sindacato. Intanto i tamponi. “A Torregalli mancano 6 operatori e nel week end si crea una coda spaventosa -dice Baldacci – Ci sono persone che magari fanno il test il giovedì e devono aspettare che passi il fine settimana per avere il risultato. Chi lo fa il venerdì deve magari aspettare fino al lunedì pomeriggio”. In questo modo ovviamente le quarantene partono più tardi. Altra cosa che rende difficilissimo il tracciamento, che ormai spesso salta, è la carenza di persone che si occupino di questa attività, tanto che la Asl ha deciso di dedicare tutti i tecnici della prevenzione a questo lavoro. E qui Baldacci ha altre proteste da fare. “Dieci giorni fa avevamo chiesto e ottenuto dalla Asl di fare 40 assunzioni di assistenti sanitari, scelti dalla graduatoria regionale, proprio per questa attività – spiega – Visto che la Regione deve dare il via libera ai nuovi contratti, per i noti problemi legati ai conti della sanità, l’assessorato ce ne ha bloccate prima 30, poi, dopo le nostre insistenze, 20. Ovviamente, come era prevedibile, il numero dei casi si è impennato e noi ci troviamo in queste condizioni. E la Asl cosa fa? Certi giorni come oggi (ieri, ndr), ha costretto tutto il personale in servizio la mattina alla prevenzione a restare al lavoro anche il pomeriggio”. Insomma, dice ancora il sindacalista “stiamo assistendo alle stesse scene già viste all’inizio della pandemia. Ma adesso dovremmo essere più preparati”. Oggi in Regione si svolgerà un incontro proprio riguardo al sistema di autorizzazione di tutte le assunzioni da parte dell’assessorato. Si cercano dei correttivi o comunque di rendere più rapida la procedura, anche se il motivo per il quale è nata, e cioè lo sbilancio dei conti della sanità, è sempre presente. In Toscana corrono i contagi, che ieri sono stati 2.038, cioè un numero che non si raggiungeva dal novembre dell`anno scorso. Di certo c`è già una spinta della variante Omicron. Ieri i tre centri che si occupano del sequenziamento dei tamponi positivi, Careggi, Pisa e Siena, hanno inviato per la “flash survey”, l’analisi rapida della diffusione della variante che servirà oggi al consiglio dei ministri a prendere provvedimenti restrittivi, un dato del 20% di presenza della Omicron. La variante quindi inizia ad avere un peso importante. E del resto a Careggi con ieri pomeriggio i casi trovati sono saliti a ben 154. Ieri cioè ne sono stati trovati altri 96, su 189 esami effettuati. Ieri la curva che ieri si è impennata e sono saliti anche i ricoveri, comunque ancora distanti dalla soglia di sicurezza per quanto riguarda quelli ordinari. La Regione ha superato la soglia di ricoveri in terapia intensiva, visto che è all`11,2% contro un limite de110%. I letti occupati nei reparti ordinari sono 373 e rappresentano il 7,4% del totale. La Toscana andrà in giallo quando questo dato supererà il 15% e quindi ci vorrà ancora un po` di tempo, ammesso tra l’altro che il numero di casi continui ad aumentare. Anche se le cose andranno male, comunque, il cambio di colore non avverrà prima della metà del mese prossimo.

Di Michele Bocci da ‘la Repubblica’

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