Santa Croce sull’Arno (PI): “Una meravigliosa risposta a questi tempi molto difficili”, la Cgil ha inaugurato la sede

Le bandiere della Cgil sventolano già da un anno e mezzo dalle finestre della storica ex sede dell’Associazione Conciatori, ma una vera e propria inaugurazione, ancora, non c’era stata a causa del Covid. Così è nata ieri pomeriggio 23 dicembre la necessità di una piccola cerimonia per ufficializzare la cosa, alla presenza delle istituzioni e della segretaria regionale Dalida Angelini.

“Ogni volta che inauguriamo una sede o la rinnoviamo – ha dichiarato la segretaria di zona Tania Benvenuti –, rafforziamo un presidio fondamentale per tutta la comunità. Un fatto importante che ci riguarda tutti e che ci ha visto ampliare e sviluppare i tanti servizi che facciamo in questi uffici”.

“I servizi, se non sono accoglienti, funzionano molto peggio” ha detto il segretario della Camera del Lavoro di Pisa Mauro Fuso, ricordando le tante cose che già da tempo trovano casa nella sede di piazza Matteotti, come il patronato Inca, Caaf, ufficio vertenze legali, la sede del Sindacato pensionati italiani (Spi), la Filctem e la Cgil di Zona, con le consulenze del settore Scuola, del Sunia (sindacato Inquilini) e Federconsumatori.

“Una meravigliosa risposta a questi tempi molto difficili che attraversiamo – ha detto la segretaria regionale –. E che ben sono stati simboleggiati dall’assalto subito dalla Cgil a Roma ad ottobre, quando la sede nazionale fu preda di fascisti che cercano di approfittarsi della situazione sociale. Inaugurare una sede in una piazza è una bella risposta anche a tutto questo, da parte del maggiore sindacato italiano, baluardo di democrazia, che appena una settimana fa è voluto scendere in piazza per ribadire come ci sia un pezzo di società italiana che sta soffrendo e rischia di vedere vanificata quella promessa che era stata fatta a tutti noi quando scoppiò la pandemia: che nessuno deve essere lasciato indietro. Oggi quella promessa rischia di essere tradita e ci troviamo in un Paese sempre più precario, sempre più fragile in molte sue parti, soprattutto nel mondo del lavoro. Un disagio che già in passato, nella storia del nostro Paese, ha dimostrato di sapersi trovare sbocchi politici che nessuno di noi vorrebbe rivedere”.

Presenti anche le istituzioni, con l’assessore santacrocese Elisa Bertelli ed il sindaco di Castelfranco Di Sotto Gabriele Toti, insieme a numerosi esponenti delle associazioni, l’ex primo cittadino Osvaldo Ciaponi per l’Anpi, Sall Abdou della comunità senegalese e associazione Cossan e Fabio Gorelli, per lo Spi Cgil. “La Cgil, come l’Anpi, è una delle colonne su cui poggia la nostra Repubblica – ha dichiarato Ciaponi –. Quella libertà che giusto 100 anni fa, a pochi metri da dove siamo, in piazza Garibaldi, i fascisti tentarono di sopprimere per sempre assaltando e bruciando la Camera del Lavoro di allora, prima di prendersela anche col comune aggredendo il sindaco socialista Bruno Gofoni”.

Proprio ad un pezzo di storia dell’organizzazione e di Santa Croce, il compianto Franco Lucchesi, il sindacato ha voluto intitolare poi la sala riunioni al primo piano della sede. Figlio di una famiglia di mezzadri, sin da bambino aveva vissuto i soprusi del fascismo. La sua casa, non a caso, per molto tempo anche nei concitati mesi della Liberazione fu sede delle riunioni degli antifascisti. Staffetta durante la Resistenza, tramite con il quale i viveri e i messaggi potevano andare alle formazioni clandestine che operavano nel territorio, durante i bombardamenti passò giornate intere alla Croce Rossa in ospedale ad assistere i feriti. A pochi giorni dalla Liberazione, poi, il dramma: i fascisti uccisero suo padre Giovanni, nonostante questo immenso dolore, Franco si distinse nel bloccare qualsiasi vendetta dopo la caduta del fascismo, come ordinato dal Pci.

Una vocazione per la politica che proseguì incessantemente dopo la guerra, nel consiglio di fabbrica della Fiom alle Officine Gozzini, come segretario del Pci di Santa Croce e poi come consigliere e assessore sotto la guida del sindaco Adrio Puccini. Dopo la pensione è stato un punto di riferimento immancabile nello Spi e in Camera del Lavoro, fino alla morte improvvisa nel 2015. “Un atto dovuto – ha dichiarato Benvenuti – per la figura immancabile e sempre presente che è stata anche negli anni della pensione, qui con noi, tutti i giorni, fino all’ultimo”.

Di Nilo Modica da ilcuoioindiretta.it

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