Migranti: contributi aggiuntiv indebitamenti richiesti su permessi soggiorno Cgil, arrivati i primi rimborsi

Dopo tre anni di battaglia legale stanno arrivando, da parte dello Stato, i primi rimborsi degli ulteriori contributi sul permesso di soggiorno indebitamente richiesti.
“Giunge a termine un lungo percorso intrapreso dalla nostra Camera del Lavoro con l’assistenza dell’Avv. Giorgio Leoncini che nel 2018 intentò per conto di alcuni nostri iscritti, una causa contro il Ministero degli Interni che aveva introdotto a partire dal 2012 un contributo aggiuntivo sul rilascio dei Permessi di soggiorno.
Già nel 2015 la Corte di Giustizia Europea sulla base di un ricorso, presentato dalla Cgil Nazionale, aveva ritenuto discriminatorio l’introduzione di tale tributo che andava a gravare enormemente sui lavoratori migranti e le loro famiglie.
Successivamente nel 2016 venne tolto e nel 2017 reintrodotto ma dimezzandone gli importi.
Come Coordinamento migranti della Camera del Lavoro di Pisa decidemmo di intraprendere, sulla base di sentenze già passate in giudicato, un’azione legale di richiesta rimborso di quanto indebitamente versato dai lavoratori e dai propri familiari.
Oggi siamo ad un primo risultato positivo di un lungo percorso giudiziario che però proseguiremo per coloro che hanno ancora i requisiti per vedere riconosciuto quanto in maniera discriminatoria e vessatoria venne loro richiesto.
Come Camera del Lavoro di Pisa siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato e vorremmo ringraziare quanti ci hanno dato fiducia nell’affrontare questo arduo percorso che valeva la pena essere affrontato per ripristinare un senso di giustizia nei confronti dei più deboli”.
Lo dichiara Tania Benvenuti Segretaria Cgil Pisa

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