Nei primi 5 mesi del 2021 si registra una crescita delle denunce di infortunio, anche di quelli con esito mortale, e delle malattie professionali.
Le denunce di infortunio nel periodo Gennaio-Maggio 2021, secondo Open Data Inail, sono state 16.751 (+ 1.456 su stesso periodo 2020)
La provincia con più denunce Lucca 4.687, quella con meno Massa-Carrara 854
Gli infortuni con esito mortale sono stati 23 (20 occasione lavoro e 3 in itinere) a fronte dei 22 degli stessi primi 5 mesi dello scorso anno.
Le province con più morti Firenze, Lucca e Pistoia con 4 morti ciascuna e nessuna provincia e senza vittime del lavoro.
Sono state invece 3.627 le denunce in Toscana di malattie professionali (+1.142 su stesso periodo 2020) La provincia che ha fatto registrare un maggior numero di denunce Lucca (884), quella meno Prato (86).
Se analizzate per genere, sempre in Toscana, nel primi 5 mesi 2021, le denunce di malattie professionali sono arrivate da 2.526 uomini e 1.101 donne.
=========
Tabelle_regionali_cadenza_mensile_Mag_2021_Toscana
Tabelle_regionali_MP_cadenza_mensile_Mag_2021_Toscana
==========
N.d.R.:I dati che mensilmente Inail rende pubblici sono dati di tipo assicurativo, riportano denunce di infortunio e di malattie professionali che sono state già definite dall’istituto.
Potrebbero essercene di infortuni avvenuti in periodi antecenti e non essercene di accaduti nel periodo perché ancora in via di definizione.
Un esempio: nei 23 morti sul lavoro in Toscana di questi primi 5 mesi dell’anno nella provincia di Prato si trova 1 solo morto sul lavoro, quasi certamente manca ancora quello della giovane Luana, probabilmente è stato ‘definito’ solo quello di Sabry.
Queste tabelle mensili, comunque, hanno una grandissima importanza da un punto di vista statistico.
=============
Toscana: infortuni da Covid. Periodo di accadimento gennaio 2020 – 31 maggio 2021
Rispetto alla data di rilevazione del 30 aprile 2021 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate di 194 casi (+2,1%, in linea con quello rilevato a livello nazionale pari al +2,0%), di cui 54 avvenuti nel mese di maggio, 50 ad aprile, 31 a marzo, 28 a febbraio e 4 a gennaio 2021, i restanti casi sono riconducibili ai mesi precedenti.
L’aumento ha riguardato tutte le province, in particolare per intensità del fenomeno, in termini assoluti Firenze, mentre in termini relativi Grosseto, Arezzo e Siena
Gli eventi mortali non sono aumentati rispetto alla precedente rilevazione:dei 20 casi complessivi, 18 ricadono nel 2020.
=============
toscana-scheda-regionale-covid-31-maggio-2021
=============
ITALIA
*Dalla zona rossa alla zona bianca: la mappa delle regioni in cui è più pericoloso lavorare. La Lombardia tra le più sicure. Campania e Puglia tra quelle meno sicure. Toscana in zona gialla.
Nel solo mese di maggio sono 128 le vittime sul lavoro (+ 42% rispetto ad aprile)
Il rischio di morte, regione per regione
L’Italia riparte dopo la terza ondata pandemica e, purtroppo, anche il numero di morti sul lavoro continua a salire.
In zona rossa: nei primi cinque mesi del 2021 con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio pari 15,8 morti ogni milione di lavoratori) sono: Puglia, Campania, Basilicata, Umbria, Molise e Abruzzo.
In zona Arancione: Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta.
In zona gialla: Lazio, Calabria, Emilia Romagna, Toscana e Veneto.
In Zona Bianca: Sicilia, Lombardia, Sardegna, Liguria e Marche.
I NUMERI ASSOLUTI DELLE MORTI SUL LAVORO IN ITALIA.
Anche se in rapporto al numero dei lavoratori è quella che ha il rischio morte sul lavoro più basso con i numeri assoluti la Lombardia è la regione in cui si conta il maggior numero di vittime in occasione di lavoro a causa dell’elevato numero di lavoratori.
Da gennaio a maggio 2021, in Lombardia si sono registrati 43 decessi. Seguono: Campania (38), Lazio (36), Piemonte (33), Puglia (31), Emilia Romagna e Veneto (28), Abruzzo (21), Toscana (20), Sicilia (17), Molise, Tentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (10), Calabria e Umbria (8), Basilicata (6), Liguria e Marche (5), Sardegna (4), Valle D’Aosta (1).
Nei primi 5 mesi del 2021 sono 434 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste sono 362 i decessi rilevati in occasione di lavoro, mentre 72 sono quelli verificatisi in itinere. Rispetto ad aprile 2021 ci sono 128 vittime in più. Numeri drammatici in cui è anche la pandemia a pesare, così come i numerosi infortuni mortali verificatisi con la ripartenza delle attività economiche dopo le fasi più acute dell’emergenza sanitaria.
Il settore Costruzioni è quello che conta il maggior numero di lavoratori deceduti (43 dall’inizio dell’anno, 11 in più rispetto ad aprile). Seguono: Trasporto e Magazzinaggio (31 vittime da inizio anno, 13 in più di aprile), Attività Manifatturiere (30), Commercio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (25); Amministrazione Pubblica e Difesa (13).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 45 e i 64 anni (252 su un totale di 362)
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a maggio 2021 sono 36 su 362.
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi cinque mesi del 2021 sono 43
Il lunedì continua ad essere il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni nei primi cinque mesi dell’anno.
=================
*La pandemia ci ha obbligati da diversi mesi a vivere l’Italia “a colori” e ci ha insegnato che i colori possono raccontare l’emergenza in modo semplice ed efficace.
Per questo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering ha deciso di utilizzare gli stessi colori per descrivere in modo più leggibile e incisivo le tragedie che si consumano nella quotidianità lavorativa.
Si tratta, dunque, di una zonizzazione sulla base della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, parametrata su un’incidenza media nazionale (Im=15,8).
===============
Statistiche-Morti-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-31-05-21Vega_morti_lavoro
==============