“Esprimiamo forte preoccupazione per la pressoché totale assenza di riferimenti alla sospensione dei brevetti sui vaccini nella bozza di dichiarazione per il Global Health Summit di venerdì a Roma, organizzato dal G20 e dalla Commissione Europea. Occorre che dall’incontro esca un netto sì alla proposta presentata, ormai da oltre sei mesi, da India e Sudafrica al WTO e rilanciata dal presidente USA Biden”. È quanto dichiara in un comunicato stampa – che inviamo in allegato – il Comitato Italiano della Campagna Europea Right2Cure #NoprofitOnPandemic, di cui la Cgil fa parte.
“L’Italia come presidente di turno del G20 ha enormi responsabilità nelle decisioni che verranno assunte”, si sottolinea, e “pensare di risolvere la situazione ricorrendo alle licenze volontarie, lasciando alle aziende farmaceutiche la possibilità di decidere a chi concedere l’uso del brevetto e della tecnologia, non modifica l’attuale situazione e rischia di condannare a morte centinaia di migliaia di persone”.
“Anche l’idea di finanziare un centro di produzione di vaccini in Africa – aggiunge il Comitato – è un progetto a lunga scadenza, che non può incidere sull’attuale pandemia e non risolve la dipendenza globale dalle aziende proprietarie dei brevetti. L’unica soluzione – si ribadisce nella nota – è liberare i vaccini dal cappio dei brevetti e realizzare i necessari trasferimenti tecnologici per consentire un significativo aumento della produzione in tutto il mondo”.
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Per maggiori informazioni noprofitonpandemic.eu
Per firmare l’ICE eci.ec.europa.eu
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