Il coordinamento nazionale di Fim, Fiom, Uilm di Whirlpool chiede al Ministero dello Sviluppo economico una immediata riconvocazione, poich le ultime comunicazioni aziendali non solo non indicano un ripensamento sulla sciagurata decisione di chiudere lo stabilimento di Napoli, ma fanno temere possibili ulteriori azioni di ristrutturazione a causa della caduta di mercato determinata dalla emergenza Covid-19.Fim, Fiom, Uilm ribadiscono che non accetteranno percorsi di ammortizzatori sociali che discriminino fra stabilimenti, poich resta fermo lÕobiettivo prioritario di scongiurare la chiusura di Napoli e di evitare il rischio di esuberi in tutta Italia. Anzi la richiesta sindacale sar di subordinare qualsiasi eventuale aiuto di Stato al mantenimento di tutti i siti, alla tutela dellÕoccupazione e al rispetto dellÕaccordo del 2018 anche relativamente agli investimenti. Riteniamo giusto penalizzare fortemente la multinazionale, se persister nel proposito di delocalizzare la produzione di Napoli e le funzioni impiegatizie, in violazione degli accordi sottoscritti con sindacato e istituzioni a ottobre 2018.Oltre a scongiurare la chiusura di Napoli, urgente concretizzare le promesse di reindustrializzazioni a Caserta, arrestare la continua delocalizzazione delle funzioni impiegatizie e completare gli investimenti nelle fabbriche italiane.Se il Ministero dello Sviluppo economico continuer a non convocare il tavolo Whirlpool, verranno proclamate le mobilitazioni necessarie a richiamare Whirlpool e Governo alle loro responsabilit.Il coordinamento ricorda che domenica 31 maggio alle 10:00 si terr, con una diretta Facebook (http://www.facebook.com/napolinonmollaitaliacheresiste), ÒlÕItalia che non mollaÓ, con la partecipazione dei segretari generali di categoria e delle confederazioni territoriali, nonch di numerosi ospiti delle istituzioni e della societ civile.Si conferma lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti Whirlpool.-
17 minuto di lettura