25 aprile: Decaro (Anci) ,resistere come partigiani per futuro Paese. Nardella, diverso ma ancora pi forte

Oggi pi che mai siamo chiamati a resistere e restare uniti, sebbene a distanza di sicurezza, per immaginare insieme nuove politiche di sviluppo, coesione sociale e tutela dei nostri concittadini pi fragili, perchŽ non potrˆ esserci alcun futuro di crescita senza giustizia, nŽ esiste ed esisterˆ libertˆ in assenza del riconoscimento dei diritti fondamentali di ogni individuo”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, durante la cerimonia per il 75esimo anniversario della Liberazione d’Italia. (…) “Nessuno avrebbe potuto immaginare un 25 aprile come questo, un’Italia ferma per decreto per contrastare un nemico invisibile, silenzioso, ma insidiosissimo, che ha mietuto oltre 25mila vittime nel nostro Paese. In questo tempo – ha detto Decaro – siamo chiamati non solo a condividere regole per frenare la curva del contagio, ma soprattutto e impegnarci affinchŽ nessuno resti indietro”. “Stiamo vivendo una guerra che rischia di cambiare per sempre quello che  stato per 75 anni l’assetto sociale ed economico del nostro Paese e per questo abbiamo bisogno di trovare dentro di noi le ragioni ideali e le energie per reagire, come fecero allora i nostri padri e i nostri nonni”. (ANSA).25 Aprile:Nardella, il pi importante di quelli del passatoÊ Sindaco, ‘ diverso ma ancora pi forte'”Questo 25 aprile  il pi importante di tutti quelli che abbiamo celebrato fino ad oggi,  un 25 aprile diverso ma  ancora pi forte” rispetto al passato. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in occasione delle celebrazioni per la Liberazione, sull’Arengario di Palazzo Vecchio. Il primo cittadino, visibilmente emozionato, era accompagnato dal sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira e dalla prima tromba Andrea Dell’Ira che ha prima intonato l’inno d’Italia e poi – a conclusione – ‘Bella ciao’. “Parlare in questa piazza vuota – ha sottolineato Nardella –  una immagine che non avrei mai pensato di dover” vedere. “La mia generazione” e quella di tutti coloro nati “dopo la seconda guerra mondiale” non hanno mai “assistito ad un momento cos“ difficile, sfidante, per certi aspetti anche angosciante. Se ha un senso ricordare il sacrificio di donne, uomini, partigiani, militari per restituire la libertˆ del nostro Paese”, allora “il senso  ricordare con riconoscenza e gratitudine, per essere degni di quella generazione. Abbiamo di fronte una battaglia molto diversa, ma forse non meno difficile. Una battaglia che potremmo vincere facendo ricorso proprio ai valori della libertˆ che celebriamo il 25 aprile. Sono i valori di popolo, unitˆ, patria, fratellanza, della democrazia che sono alla base della nostra Costituzione e della nostra Repubblica”. Il sindaco ha precisato che “i valori” di questo giorno “saranno la forza pi grande per tornare ad essere un popolo unito e per tornare a vivere con gioia e speranza la nostra cittˆ”. A margine Nardella ha ribadito “che mai come oggi abbiamo bisogno di sentirci patria, Paese, per superare questi momenti. Avremo davanti mesi molto pesanti”.(ANSA).”

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