Nell’aprile 2022, a Firenze, a bordo di un bus viene effettuato un controllo dei titoli di viaggio da parte dei “verificatori” di Autolinee Toscane. Una viaggiatrice mostra il proprio carnet di viaggio e si vede eccepire la doppia timbratura nello stesso spazio, ad occhio nudo invisibile. Dopo alcune rimostranze l’utente decide di pagare la sanzione di 40 euro direttamente a bordo per evitare ulteriori maggiorazioni. Pochi giorni dopo, invia un reclamo con raccomandata a/r, con documentazione allegata, ad AT che non risponde. Esposto il fatto alla nostra Associazione, si invia un ulteriore reclamo che viene riscontrato negativamente, eccependo che – essendo stata la sanzione pagata a bordo – doveva considerarsi estinto il procedimento sanzionatorio.
Tuttavia, si chiede un’ulteriore analisi del titolo ad AT proprio perché non risultavano doppie timbrature percepibili ad occhio nudo. La risposta di AT ha del comico: “dopo un’attenta verifica del carnet, anche con l’utilizzo di strumenti specifici, abbiamo riscontrato che in uno degli spazi di convalida sono presenti due timbrature risalenti a giorni e orari differenti”.
Riteniamo l’atteggiamento della società scorretto sotto vari punti di vista. Non aver risposto al reclamo dell’utente (la società risponde solo al successivo reclamo avanzato da Federconsumatori Toscana) è una forma scorretta di rapporto con l’utenza ed in violazione anche di quanto previsto nella “carta del servizio”. Inoltre, non si capisce quali sofisticatissimi strumenti sarebbero stati utilizzati per analizzare il titolo, tenendo conto del fatto che la doppia timbratura semmai sarebbe da imputare al malfunzionamento delle obliteratrici a bordo visto che renderebbero la timbratura non percepibile ad occhio.
Riteniamo inoltre che andrebbe rivista la norma regionale che consente di pagare la sanzione a bordo in quanto non garantisce il diritto di reclamo all’utente. Spesso si decide di pagare la sanzione a bordo perché pressati da un eventuale maggiorazione. Riteniamo che quanto accaduto sia un fatto grave che segnaleremo all’Autority e alla Regione Toscana. Ci saremmo aspettati un atteggiamento più coerente da parte di una società che gestisce in Toscana un importante servizio pubblico.
Federconsumatori Toscana
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