Il 90,5% dei toscani intervistate ritiene che con il Covid sia aumentata la diffidenza fra le persone, e il 76% pensa che il volontariato sia capace di ricucire il tessuto sociale che la pandemia ha lacerato. E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da Sociometrica per il Cesvot, presentata oggi a Firenze. Secondo l’indagine, se nel 2021 il 36,9% della popolazione della Toscana avvertiva una crescita generalizzata della solitudine, quest’anno la quota è del 64,1%, quasi il doppio. Aumenta la quota di popolazione che dichiara maggior nervosismo e maggiori livelli di stress (il 46,7%), mentre il 58,2% dei genitori sostiene che i loro figli minori siano stati colpiti pesantemente dal punto di vista psicologico. “Il volontariato scorge i bisogni – afferma Pier Luigi Paccosi, presidente Cesvot -, nelle persone, nelle famiglie, nella comunità. E organizza risposte capillari, vicine alla gente. Il volontariato è resiliente, non si scoraggia, ed è un antidoto potente contro l’egoismo, la paura, la diffidenza, la solitudine e l’intolleranza. Cesvot è vicino alle associazioni e le sostiene con cura e professionalità. Il mio appello è quello di non ignorare i segnali di malessere della nostra comunità e recuperare il senso della socialità che è stato perso anche attraverso una sempre più stretta collaborazione fra enti pubblici e del privato sociale che possa conservare e sostenere un terzo settore sano e vitale”. (ANSA).
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