Ucraina, flash Mob sindacati sotto torre di Pisa Stop guerra

Cgil, fermare subito l’invio di armi, alimenta il conflitto

Un centinaio di persone, tra loro anche esponenti politici del centrosinistra, amministratori locali, Anpi e associazioni di volontariato, hanno partecipato nel pomeriggio a un flash mob promosso dai sindacati confederali sotto la Torre pendente, a Pisa, per chiedere l’immediato stop alla guerra in Ucraina e di far tornare “la parola alle diplomazie”. Il segretario provinciale della Cgil, Mauro Fuso, ha criticato “l’invio delle armi all’Ucraina, perché in questo modo non si facilita la cessione delle ostilità ma si alimenta ulteriormente il conflitto”. Secondo il segretario della Uil, Angelo Colombo, “il flash mob è un attestato di solidarietà al popolo ucraino perché in questa guerra è molto chiaro chi è l’aggressore e chi l’aggredito”, mentre Dario Campera, segretario provinciale della Cisl, ha osservato che “noi siamo dalla parte degli ucraini che, lo diciamo con chiarezza, sono stati aggrediti da Putin: la Cisl ha immediatamente aperto una sottoscrizione per inviare aiuti umanitari alla popolazione attraverso la Croce Rossa”. Infine, il presidente della Provincia, Massimiliano Angori, ha raccontato che in questo mese di guerra ha incontrato “molti rifugiati ucraini che mi hanno riferito scene terribili di morte e distruzione in molte città: ogni giorno da amministratore mi chiedo come posso aiutare i mei concittadini, ecco mi chiedo cosa faccia in questi giorni Putin: conta i missili che spara sui civili?”.

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