Poste, sindacati: “Basta aggressioni.” Assenze Covid si ripercuotono sul servizio e utenti se la prendono coi lavoratori

Ai tanti pensionamenti si sono sommate centinaia di assenze legate al covid-19. Dal 1 febbraio necessario il green pass per entrare negli uffici postali.
“Ogni giorno assistiamo a aggressioni verbali e fisiche nei confronti dei lavoratori postali; spesso sono le lavoratrici le più colpite. Tutto questo è inaccettabile” dicono Marco Nocentini Slp-Cisl Toscana, Graziano Benedetti Slc-Cgil e Silvia Cirillo Uilposte. “Chiediamo un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine e chiediamo all’azienda maggiori investimenti e nuove modalità di accesso a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.”
“Negli ultimi mesi i tanti pensionamenti hanno ridotto gli organici in ogni ambito aziendale – proseguono Nocentini, Benedetti e Cirillo – e sul tema del personale in questi giorni si è aperta una trattativa a livello nazionale e anche a livello regionale abbiamo sollevato il problema chiedendo un incontro all’azienda. A questo si sono aggiunte sul territorio toscano centinaia di assenze legate al Covid-19 (quarantene, genitori obbligati a rimanere a casa per seguire i bambini in DAD, etc.), che hanno ovviamente avuto ripercussioni sul servizio, come del resto sta accadendo nel trasporto pubblico, negli uffici della pubblica amministrazione, in qualsiasi tipo di attività produttiva.”
“Dal 1 febbraio – concludono i tre segretari – sarà obbligatorio il green pass per accedere negli uffici di Poste Italiane, pertanto chiediamo ai cittadini sprovvisti di tale documento di evitare di provare ad entrare negli uffici postali, anche perché in tal caso sarà richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.”
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