“Il futuro del nostro Paese ha bisogno di rafforzare ed estendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e le regole della democrazia, anche con una legge adeguata sulla misurazione della rappresentanza. Diciannove anni dopo la sua tragica scomparsa, anche per questo è importante ricordare il giuslavorista Marco Biagi, ucciso a Bologna la sera del 19 marzo 2002 dalle nuove Brigate rosse”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.
“Biagi – prosegue la nota – è stato un uomo che non si è mai sottratto al confronto e al dialogo, anche con chi la pensava diversamente. Come Cgil continueremo a essere il nemico più acerrimo di ogni forma di illegalità, di violenza e di terrorismo, senza se e senza ma”.
“Siamo, infatti, convinti – conclude il sindacato di Corso d’Italia – che la violenza delegittimi sempre le ragioni delle proteste civili e democratiche, come quella per i diritti dei lavoratori”.
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