“Quanto detto dal primo presidente della Cassazione Curzio e dal magistrato Cantone a proposito di assegnazione di appalti e forniture fatte con molta disinvoltura e senza il necessario rigore pur di fare in fretta è la nostra più grande preoccupazione. Il Paese si appresta a varare un piano di investimenti senza precedenti, ad immettere nell’economia un’enorme quantità di danaro, e la politica deve fare il possibile affinché quelle risorse non vadano ad ingrassare mafia e corruzione”. È quanto dichiara il responsabile Legalità e sicurezza della Cgil nazionale Luciano Silvestri.
“Perché questo non accada e perché si utilizzino quelle risorse per aiutare le imprese sane a qualificarsi e per rilanciare il buon lavoro – prosegue il dirigente sindacale – si deve cambiare passo, a partire dai metodi con i quali si fanno gli appalti. Basta con i commissari straordinari, che devono essere un’eccezione e non la norma, basta con la trattativa privata, basta con il massimo ribasso. Per guardare al futuro – conclude Silvestri – c’è bisogno di trasparenza e di legalità”.
46 minuto di lettura