“Un gruppo di deputati di sinistra, Pd e Leu, ha presentato un emendamento alla finanziaria per eliminare l’Imu sulle seconde case e introdurre una patrimoniale a partire da una base imponibile di 500mila euro. Si prevede di partire da 500 mila euro con aliquota allo 0,2%; salendo allo 0,5% sopra il milione; all’1% sopra i 5 milioni; 2% sopra i 50. Consentirebbe allo Stato di incassare 18 miliardi all’anno. Ma se si facesse una vera anagrafe patrimoniale – di cui sento parlare da almeno 40 anni a questa parte – il gettito potrebbe aumentare molto, oltre che rendere più giusta e progressiva la tassa”. Lo scrive su Facebook l’ex presidente della Regione Toscana, e attuale commissario del Pd in Umbria, Enrico Rossi. “Se poi a questo si aggiungesse il recupero di almeno la metà degli oltre 100 miliardi di evasione fiscale – aggiunge Rossi -, il nostro sarebbe un paese ricco che potrebbe ridurre ancora di più il suo debito e eliminare tante tasse odiose e diminuire in primo luogo quelle che colpiscono il ceto medio e i ceti popolari. Questo gettito consentirebbe di ripagare in tempi adeguati gran parte del debito contratto in questo periodo e di evitare che esso pesi come un macigno sulle spalle delle nuove generazioni”. Per Rossi, “consentirebbe anche di investire i fondi europei in interventi strutturali per l’ambiente, per la rigenerazione urbana, per le infrastrutture, per la scuola, la sanità, la ricerca, la formazione, le politiche attive per il lavoro, la lotta alla povertà. Investire i fondi europei in questo modo darebbe un contributo fondamentale alla ripresa, allo sviluppo e alla modernizzazione del Paese. “Se lo facciamo – conclude – diventiamo un paese ‘normale’, più europeo, più forte, e più solidale”. (ANSA).
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