Speranza,in Europa 1 contagiato ogni 37 persone . Senza limitazioni convivenza con virus fallisce

Informativa alla Camera del ministro della salute Roberto Speranza. “Basta, non alimentiamo polemiche, non sono utili ma terribilmente dannose , lasciamo fuori dalla battaglia politica le questioni scientifiche. Se produciamo un clima sbagliato l’effetto sarà solo il disorientamento e la sfiducia tra i cittadini e questo ci renderà più deboli di fronte alla lotta contro il virus”.

“Senza consistenti limitazioni dei movimenti e senza un cambio sostanziale delle nostre abitudini di vita la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento. In Europa sono 294.622 le persone che non sono riuscite a sconfiggere il virus, i casi confermati sono 11.863.793 e c’è un contagiato ogni 37 persone, un dato impressionante. Nel mondo siamo arrivati ad un contagiato ogni 164 persone, sono 47.596.852 i casi confermati da inizio pandemia e 1.216.357 i decessi. Sono cifre che parlano da sole.

Il governo ha sempre considerato i rischi di una seconda ondata: quando siamo venuti qui in Aula a luglio a chiedere la proroga dello stato di emergenza abbiamo segnalato quanto fosse sbagliato lisciare il pelo a posizioni negazioniste sull’uso della mascherina, quanto fosse sbagliato rilanciare polemiche infondate su un presunto indebolimento del virus o ancora difendere comportamenti irresponsabili durante l’estate o richiedere protocolli di sicurezza meno stringenti. Ho sempre pensato che la salute viene prima di tutto e che non ci potrà essere una reale ripartenza senza sconfiggere definitivamente questo maledetto virus, dalla tutela della salute dipende anche la stessa ripresa economica. Ecco perché occorre compiere scelte tempestive orientate alla massima precauzione.

Lo spirito con cui ci muoviamo è l’esatto opposto rispetto ad uno spirito punitivo verso le Regioni. Sappiamo che le misure comportano sacrifici ma non abbiamo alternative se vogliamo superare questa fase. E’ vero che sono tanti i casi asintomatici ma questa volta sono colpite tutte le Regioni. Il virus circola in tutto il paese ed essere in zona gialla non significa essere in un porto sicuro. Se continua ad alzarsi il numero di contagiati, inevitabilmente aumenteranno le terapie intensive e i decessi.

Basta, non alimentiamo polemiche, non sono utili ma terribilmente dannose , lasciamo fuori dalla battaglia politica le questioni scientifiche. Se produciamo un clima sbagliato l’effetto sarà solo il disorientamento e la sfiducia tra i cittadini e questo ci renderà più deboli di fronte alla lotta contro il virus”.

Speranza, indice Rt più rilevante di numero casi giornaliero  ‘Se una Regione ha pochi casi ma Rt alto c’è un alert serio’
L’indice Rt “rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto ed è un indice più rilevante del numero di nuovi casi che quotidianamente rileviamo: i casi che ogni sera registriamo rappresentano una fotografia del momento figlia dei contagi precedenti. Con l’Rt invece abbiamo indicazioni sul livello di contagiosità di un territorio e quindi in qualche modo di una prospettiva di una diffusione del contagio in quel territorio”. Èquanto ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione dell’informativa alla Camera. Èquesta, ha rilevato, “una differenza molto importante che va considerata nelle decisioni assunte . Se un territorio ad esempio ha un numero di nuovi casi relativamente basso ma un Rt alto, siamo dinanzi comunque ad un alert serio e ciò ci indica che in una situazione di pochi contagiati se non interveniamo rapidamente ci sarà una forte espansione del contagio”. Il coefficiente di rischio costruito sui 21 parametri è invece “un algoritmo funzionale al grado di resilienza dei servizi sanitari regionali e posti ospedalieri occupati”. Si tratta dunque, ha concluso Speranza, di un procedimento “complesso rispetto al quale il ministro della Salute prende atto del lavoro svolto dalla cabina di regia e firma un’ordinanza che recepisce i dati trasmessi ai sensi dell’ultimo Dpcm. È preminente il ruolo delle valutazioni di ordine scientifico”. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio