Omofobia: Docente SantAnna di Pisa consulente Ddl Zan, atenei contribuiscano progresso

“La partecipazione dell’università all’attività di iniziativa legislativa individua il valore civile prima ancora che giuridico nel sostenere alcune battaglie e le porta avanti nel mondo della cultura e non può e non deve essere autoreferenziale ma aprirsi e contribuire al progresso del Paese. Ho sostenuto questo disegno di legge perché sono convinta dell’importanza e del valore (anche) simbolico di garantire l’applicazione della sanzione più grave prevista dal nostro ordinamento per un comportamento discriminatorio. Le modifiche proposte con questo disegno di legge rendono più rispondente al principio di uguaglianza la disciplina attuale che sinora punisce gli atti discriminatori solo se motivati da ragioni razziali”. Lo afferma, secondo quanto riporta una nota, la professoressa Gaetana Morgante, direttrice dell’Istituto Dirpolis (Diritto, politica, sviluppo) della Scuola Sant’Anna, che per il Ddl Zan è stata consulente e che ha lavorato alle proposte di modifica dei delitti contro la persona previsti dal codice penale. “Può, e in che modo, una battaglia culturale diventare legge dello Stato, come è avvenuto nel caso del disegno di legge Zan recentemente approvato dalla Camera?”, si chiede la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nella stessa nota. La risposta è che ciò “è possibile quando entra in campo quella che viene definita ‘advocacy legislativa’, ovvero la partecipazione attiva e il sostegno della società civile a temi di particolare rilevanza sociale”. Una missione, aggiunge l’ateneo pisano, “nella quale la Scuola crede e della quale si fa promotore in modo concreto, grazie al costante coinvolgimento dei suoi giuristi (docenti e ricercatori) nel processo di riflessione ed elaborazione di riforme legislative”. (ANSA).

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