Nuovo Dpcm: le Regioni in zona gialla, arancione e rossa e le misure. Toscana a rischio moderato

Il nuovo Dpcm emanato dal premier Conte divide l’Italia in tre macro-aree, distinte a seconda della gravità della situazione sanitaria Covid e dell’indice di contagiosità Rt.

Le zone sono gialle (rischio moderato), arancioni (rischio medio-alto) e rosse (rischio alto). Nel dettaglio quali Regioni, ad oggi, dovrebbero rientrare in ciascuna di esse e quali dovrebbero essere le nuove misure anti-Covid per le differenti categorie ad un primo esame e in attesa di conferma alla luce di una lettura più attenta del Dpcm che si allega:

dpcm-3-novembre-2020

Rischio moderato: zone gialle
In base al monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute in questo momento in Italia non ci sono zone che si possano considerare a “rischio basso”.
Sono invece 11 le Regioni che si collocano in un’area gialla di “rischio moderato”, con un Rt che non supera per ora la soglia di allerta di 1,5, comunque più bassa della media nazionale che ora si attesta all’1.7

Ad oggi sono zone gialle:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Lazio
  • Marche
  • Molise
  • Provincia autonoma di Trento
  • Sardegna
  • Toscana
  • Umbria.

In queste Regioni le regole applicate saranno in vigore da giovedì 5 novembre a giovedì 3 dicembre. E cioè:

  • coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
  • centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
  • didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 25%, seguivano in presenza, e per tutte le terze medie;
  • capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
  • musei e mostre chiusi;
  • corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
  • consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.

Rischio medio-alto: zone arancioni
Nella fascia con rischio medio-alto di colore arancione dovrebbero rientrare 5 Regioni:

  • Campania
  • Liguria
  • Puglia
  • Sicilia
  • Veneto.

Queste le regole per la seconda fascia con Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario 3, per le quali saranno applicate misure “lievemente restrittive”. Le misure, anche qui in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre, sono:

  • coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
  • centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
  • negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali
  • mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;
  • didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media;
  • capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
  • musei e mostre chiusi;
  • corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.

Rischio alto: zone rosse
Per le Regioni messe peggio dal punto di vista della curva epidemiologica e dell’indice di contagiosità Rt scatta invece il lockdown “light” alla tedesca. E cioè per:

  • Lombardia
  • Piemonte
  • Valle d’Aosta
  • Calabria
  • Alto Adige (Bolzano e 10 Comuni della Provincia autonoma lo sono già: Vadena, Braies, Velturno, Villabassa, Meltina, Vipiteno, Egna, Nova Levante, Ponte Gardena e Nalles).

Queste le nuove restrizioni che interessano queste aree, ma che saranno in vigore per ora solo per due settimane, da giovedì 5 a giovedì 19 novembre, e non un mese:

  • coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
  • bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
  • parrucchieri, barbieri ed estetisti resteranno invece aperti, a differenza della prima bozza;
  • centri commerciali chiusi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
  • negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali
  • mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;
  • didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie;
  • capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
  • musei e mostre chiusi;
  • corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
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