Gli italiani giudicano che la gestione dell’emergenza coronavirus nel loro Paese sia stata pi efficace rispetto agli altri paesi europei, Germania compresa, e degli Stati Uniti: soltanto alla Corea del Sud viene riconosciuta un’efficacia maggiore. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’Swg che indaga anche sulle misure previste dal Governo dal 4 maggio in poi. Sulla fase 2 la reazione dei cittadini non omogenea, anzi in alcuni casi risulta anche contraddittoria. Meno della met (il 39%) le approva del tutto, mentre la met si divide tra chi le ritiene troppo restrittive e chi invece le valuta non sufficientemente prudenti. Se gran parte delle singole misure risultano largamente condivise, sono invece considerate eccessivamente restrittive da pi di un terzo dei cittadini le posticipazioni delle riaperture di parrucchieri, bar e ristoranti, ma anche il prolungamento del divieto di celebrare la Messa. In parte preoccupa invece la riapertura dei parchi e dei negozi.Alla domanda di dare un voto, da 1 a 10, sulla gestione dell’emergenza, gli italiani hanno promosso a pieni voti la Corea del Sud che si meritata un 7,1, unica nazione al di sopra dell’Italia, promossa con una sufficienza abbondante (6,6) addirittura leggermente superiore alla Cina (6,5). La Germania, ovviamente sopra la sufficienza, non tuttavia salita sul podio dei primi tre pi meritevoli, con un voto del 6,5. Non passano invece l’esame la Francia con un voto sotto la sufficienza (5,6) che condivide con la Svezia. La Spagna prende un 5,3, molto meglio del Regno Unito che si prende un 4,4. Ultimi in classifica gli Usa che si meritano, agli occhi degli italiani, un 4,1. (ANSA).Coronavirus: Swg, 20% italiani scettici su precauzioni Per quasi la met dei cittadini comporta un grande sacrificioTra gli italiani c’ una diffusa consapevolezza dell’utilit dei comportamenti prudenziali, anche se non tutti ci credono. Stando ad un’indagine di Swg, molti degli accorgimenti per arginare la diffusione del coronavirus sembrano essere stati oramai assimilati dalle persone (la distanza sociale viene ritenuta efficace per il contenimento del virus per quasi 8 italiani su 10) e l’intenzione prevalente di non abbassare la guardia nemmeno nelle prossime settimane, anche se ci comporter per alcuni non pochi sacrifici. Vi tuttavia un 20% di cittadini scettici nei confronti dell’utilit di queste precauzioni, i quali non garantiscono di volerle rispettare. Circa la met degli italiani (il 45%) considera il distanziamento sociale un grande sacrificio o una norma di difficile applicazione. Nella Fase 2, emerge ancora dal sondaggio, si avranno sicuramente dei mutamenti nelle abitudini dei cittadini. Oltre all’utilizzo di mascherine e guanti, la limitazione di contatti e delle frequentazioni di luoghi affollati, appare probabile anche un aumento dei pagamenti tramite cellulare a fronte di una riduzione dell’uso dei contanti. Il sondaggio stato effettuato tra il 29 aprile e il 4 maggio 2020. Metodo di rilevazione: sondaggio CATICAMI-CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.(ANSA).
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