ÒStiamo venendo a conoscenza di inaccettabili discriminazioni da parte di alcune amministrazioni nellÕerogazione dei buoni spesa – dichiarano i segretari confederali della Cgil Rossana Dettori e Giuseppe Massafra. – Chiediamo lÕimmediata eliminazione di ogni disposizione comunale che ponga criteri di accesso o priorit alle misure per garantire generi di prima necessit a chi duramente colpito dalla crisi, a esclusione di quelli legati alla condizione di bisogno del nucleo familiareÓ.Ci sono persone in condizioni di indigenza che in questa fase emergenziale rischiano di finire in situazioni di maggiore marginalit. Sono gli stranieri privi di titolo di soggiorno, per esempio, e i senza fissa dimora, non pi raggiungibili neanche da quelle forme di sostentamento garantite prima dell’emergenza. Anche a loro dovrebbero essere garantiti i buoni spesa introdotti in seguito allÕordinanza della Protezione civile del 29 marzo per supportare i bisogni alimentari delle persone.Per la Cgil Ò una responsabilit dello Stato, in tutte le sue articolazioni, occuparsi di chi pi in difficolt e in questo momento rischia di essere lasciato soloÓ. Per Dettori e Massafra Òdevono quindi essere eliminati i requisiti di cittadinanza e/o residenza richiesti da alcune amministrazioni, in quanto oltre a essere al di l di ogni limite di decenza, sono anche privi di ogni fondamento in un periodo in cui tante persone sono impossibilitate a muoversi dalle misure restrittive in atto, anche per tornare al proprio comune di residenzaÓ. da rassegna.it
40 minuto di lettura