Versilia: Lutto nel mondo sindacale, Š morto Amando Mancini. Ieri i funerali Laici

E’ morto Amando Mancini, operaio della Sea Ambiente, sindacalista della Cgil e pacifista. A nome della Rsa e dei lavoratori della sede di via dei Comparini dove Mancini lavorava, il collega Giorgio Bertozzi lo ricorda con commozione: Una persona importante, un compagno di lotte, l’ultima Š stata la riapertura dell’impianto di trattamento di Pioppogatto.Mancini se n’Š andato a 66 anni a causa di una malattia che aveva scoperto solo a fine 2013. Questo non gli ha impedito di partecipare alla vita sindacale della Cgil fino all’ultimo, essendo stato eletto nel direttivo provinciale nel corso del congresso del marzo scorso.Una persona che ha dato un grande contributo di passione civile a tutta la Versilia, da sempre impegnato nelle battaglie a difesa dell’ambiente. Cos lo ricorda Max Strata, consulente tecnico del Consorzio dei Comuni versiliesi (Cav) e ambientalista impegnato nella battaglia per la chiusura dell’inceneritore di Falascaia a Pietrasanta. Una battaglia in cui Amando c’era stato, all’epoca delle manifestazioni – anche dure – che videro tanti cittadini sfidare le istituzioni e la politica.Amando Mancini era da sempre un pacifista e la sua passione civile lo aveva portato a manifestare contro la guerra in tanti modi, non ultimo quello di cantare e suonare con la chitarra le canzoni per la libert… e la pace in occasione della guerra in Iraq, in piazza Mazzini a Viareggio.Mancini sosteneva e partecipava alle iniziative dell’associazione Berretti Bianchi, impegnata in Versilia nei campi e negli insediamenti Rom. Anche negli ultimi anni aveva portato il suo contributo negli incontri e nelle assemblee della Rete ambientale della Versilia, non rinunciando mai a prendere la parola.Un gruppo di compagnie della Cgil ha voluto ricordarlo per mezzo di una lettera inviata da Andrea Antonioli, collega di sindacato e amico: ?E’ venuto a mancare il compagno Amando Mancini, stroncato da una lunga e tremenda malattia, contro la quale ha lottato fino all’ultimo con grande serenit… e determinazione. La malattia lo aveva costretto a casa dal lavoro alla Sea dove faceva parte da anni della rappresentanza sindacale della Funzione Pubblica Cgil. Bench‚ malato, non aveva rinunciato all’inizio dell’anno a fare il congresso a cui aveva voluto portare il suo contributo critico ed aveva scelto di entrare anche nel Direttivo provinciale della Cgil, oltre a quello della Funzione Pubblica, proprio per continuare con le forze che aveva a disposizione, a portare avanti la sua ferma e motivata critica al gruppo dirigente nazionale e locale della Cgil. Amando Š stato uno di quei compagni con i quali potevi dissentire su questioni specifiche, ma su cui potevi sempre contare, certo che sulle grandi questioni, sulle scelte di fondo, sarebbe comunque stato dalla parte giusta, con la sua onest… la sua intelligenza e la sua correttezza. Da sempre iscritto alla Cgil era preoccupato per il futuro dell’organizzazione e quattro anni fa, proprio per paura di una spaccatura, con un profondo travaglio interno aveva alla fine, per questo timore, votato il documento della Camusso, pronto per• dal giorno dopo a continuare la battaglia per cambiarlo senza lesinare critiche, mantenendo intatta la sua autonoma capacit… di giudizio. Amando aveva una particolare sensibilit… per le tematiche ecologiste e pacifiste, Š stato sempre in prima fila nelle battaglie per la pace e l’autodeterminazione dei popoli, si Š impegnato nei Verdi e nell’associazione Ambiente e Futuro per la quale era stato eletto anche consigliere di circoscrizione; sosteneva l’associazione Berretti Bianchi. Sulla necessit… di conciliare ambiente e occupazione Š sempre stato inflessibile, non accettando alcuna forma di ricatto a partire proprio dal tema dei rifiuti, settore nel quale lavorava, su cui convintamente ha sostenuto in modo aperto e trasparente la chiusura dell’inceneritore e la strategia rifiuti zero. Aveva iniziato molto presto la sua militanza politica nel variegato mondo della sinistra caratterizzandosi non solo per le sue idee ma anche il modo originale con cui le portava avanti e noi vogliamo continuare a ricordarlo con un cartello davanti o con il megafono in mano, presente ad ogni iniziativa politica, con la sua intelligenza e la sua voglia esserci. Firmato: un gruppo di compagne e compagni della Cgil?.Cos invece lo ricorda l’associazione Berretti Bianchi: Il nostro amico e compagno Amando Mancini ci ha lasciato. Ha lottato invano per mesi, non voleva dargliela vinta. Il suo cruccio era perdere la lucidit…, non essere presente. Negli ultimi tempi ci ha regalato le sue instancabili riflessioni sulla situazione politica nazionale e internazionale ma soprattutto le sue poesie, di una delicatezza unica. Amando Š stato un compagno, un amico fraterno, di una umanit…, sensibilit… e generosit… difficili da trovarsi. Sempre al fianco dei pi— deboli, sempre disponibile per nuovi percorsi a difesa dei lavoratori, degli emarginati, dell’ambiente. Dall’inizio di quest’anno era Presidente della nostra associazione. Amando ha vissuto onorando in pieno il suo nome, amando la vita e gli esseri umani. I funerali si sono svolti ieri. Le bandiere delle associazioni appese alle pareti, quella multicolore della pace ad avvolgere la bara e tanti amici riuniti per condividere il ricordo di Amando Mancini, operaio pacifista e sindacalista Cgil. E’ stato un funerale laico, allietato dai cori gospel e dai ricordi che molti hanno voluto raccontare, nella sala gremita della circoscrizione Viareggio Nuova.Le offerte ricevute saranno donate al progetto di cooperazione italo-palestinese del dottor Stefano Luisi, cardiochiriurgo, che era presente alla cerimonia in ricordo di Amando e che fa parte del team di medici operante sotto l’egida del Palestine Children’s Relief Fund (Pcrf).Daniela Francesconi

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