? il cappotto il capo di cui l’uomo delineato a Pitti n.97 non potr fare a meno nel prossimo inverno, punto di contatto tra classicit e contemporaneit . Ma i nuovi capispalla non prescinderanno dalla matrice sartoriale, abbinata all’ingegneria delle imbottiture e dei tessuti waterproof. Le linee saranno pulite, i contenuti funzionali. A cambiare saranno le lunghezze: il parka scender sotto al ginocchio oppure diventer corto. Anche montgomery e caban saranno rivisitati con materiali pregiati e innovativi. Per la sera le giacche si avvarranno di tessuti scintillanti dal bluette all’argento. E per i dandy c’ chi propone la mantella (Gabriele Pasini). Il marchio Palt racconta tre differenti anime del cappotto. Con la linea Archivio, i cappotti che hanno superato la prova del tempo vengono recuperati e rielaborati in capi confezionati attraverso la collaborazione con le tessiture internazionali pi blasonate. Con la linea Hybrid Palt fa esercizio di innovazione, mantenendo in equilibrio la matrice sartoriale italiana con l’ingegneria delle imbottiture e dei tessuti waterproof. Capi che uniscono il mondo sartoriale tipico della lana, con l’ingegneria hi-tech, creando una collezione sportswear, dalle alte prestazioni. Evoluzione tecnica e stilistica, nella progettazione di Plus, nuova categoria di capi tecno-tailoring, costruiti con nuovi design e con l’utilizzo di tessuti inediti e performanti che rendono i capi adatti ad un utilizzo in ogni situazione atmosferica. Navigare rilancia il montgomery in misto lana double, esterno unito, interno in check. La silhouette ampia. Il taglio pi lungo ideale per proteggere dal freddo ma rende il capo facile da indossare anche sopra la giacca. Chiusura centrale con zip, pi alamari in ecopelle, tasche esterne ampie. Da Navigare il cappotto anche in gabardine di poliestere con resina interna, davanti staccabile arricchito da particolari in Suede. Interno imbottito e trapuntato con ovatta che conferisce al capo un buon rapporto calorepeso. Da Lardini il parka realizzato con il designer giapponese Yosuke Aizawa un modello fish tail, foderato con ovatta trapuntata. E’ in tessuto di cotone e nylon, water repellent, dotato di cappuccio, chiusura davanti con zip, tasche oblique laterali e tasche al petto con zip waterproof. Viene indossato con pantaloni luxor in lana e sneaker Lardini By Yosuke Aizawa d’ispirazione trekking realizzate in un mix di pellami, nabuk e crosta di vitello e materiali tecnici come microfibra e nylon ripstop. La field jacket sfoderata con cuciture interne termonastrate, realizzata in principe di Galles di lana, water repellent. Chiusura davanti con zip e automatici, 6 tasche a toppa in nylon con pattine e 4 tasche orizzontali con zip waterproof. Il cappuccio in nylon estraibile. Da Gabriele Pasini i cappotti rivestono una posizione centrale e prendono il sopravvento sulle giacche portati direttamente sopra la camicia, la t-shirt o sul cardigan, creando una nuova eleganza. I piumini diventano over, realizzati con lana active e stampe camouflage, indossati con felpe con cappuccio e cappellino da baseball. Se il cappotto chiamato a unire funzionalit ed estetica, Santaniello sta lavorando sul design del comfort attraverso la scelta di vestibilit pi rilassate e l’impiego della manica raglan che consente un pi ampio movimento del braccio. Il cappotto deve essere funzionale, leggero in termini di peso, e materico ovvero morbido e confortevole. Stile retr da American Vintage, maison francese nata nel 2005 per mano di Michael Azoulay, che nel corso degli ultimi anni si legata all’Italia aprendo nel nostro paese monomarca a Roma, Firenze, Bologna e Verona, e lo scorso settembre a Torino. Per Pitti il brand ha selezionato tessuti naturali per realizzare look confortevoli. Il pregiato cotone Pima si declina su capispalla morbidi, dal taglio classico e dai colori caldi. I look in denim sono realizzati garantendo il minor utilizzo di acqua secondo standard internazionali comodi ed eco-friendly. American Vintage un’azienda cresciuta a ritmi esponenziali negli ultimi 10 anni: il suo giro d’affari, partendo da 1.6 milioni di euro del 2005, ha raggiunto 84 milioni nel 2016, di cui circa la met generata dallo sviluppo della rete retail. (dell’inviata Patrizia Vacalebri)ÿ (ANSA).
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