Università: studio Pisa, studenti promuovono metodo Dad

Studenti e professori dell’ateneo pisano sono soddisfatti del modello di didattica a distanza adottato durante il lockdown e hanno dato un voto che si attesta mediamente intorno a 7,5 su una scala da 1 a 10. Lo rivela un’indagine della Human Foundation condotta da maggio a ottobre scorsi i cui risultati sono stati presentati oggi nel corso di una tavola rotonda online, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi. L’indagine, spiega una nota dell’ateneo, “aveva l’obiettivo di comprendere al meglio se le risposte ai nuovi bisogni di formazione emersi a seguito della crisi Covid sono state all’altezza delle aspettative: gli studenti coinvolti nella ricerca hanno assegnato un voto medio pari a 7.40 alla capacità dimostrata dall’Università di Pisa nel rispondere all’emergenza assicurando la continuità della didattica e anche la valutazione del corpo docente è più che positiva, con un voto medio pari a 7,94. Il report ha anche evidenziato che il 42,6% degli studenti intervistati considera la didattica online come uno strumento utile se integrato a quello in presenza, perché facilità la partecipazione alle attività didattiche e nel medio-lungo termine e determina un aumento della frequenza e un accrescimento dei processi di democratizzazione dell’accesso al sapere, in particolare per gli studenti affetti da disabilità motorie, per gli studenti pendolari e lavoratori. Inoltre, per circa la metà dei docenti (il 49%) vede nella Dad un servizio che aggiunge qualcosa senza però sovrapporsi alla didattica tradizionale. “Farci valutare per capire quale impatto avessero avuto le nostre scelte – ha concluso il rettore, Paolo Mancarella – era fondamentale perché le risorse impiegate per far fronte alla prima ondata pandemica risultassero anche un investimento strategico per il futuro e le indicazioni emerse dal Rapporto di Human Foundation ci consentono di tracciare una strategia di potenziamento per elaborare un modello innovativo di didattica con una serie di strumenti che, una volta tornati alla normalità, rimarranno attivi a beneficio dei nostri studenti”. (ANSA).

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