Unicredit-Mps, voci di rottura della trattativa con il Tesoro Indiscrezione rilanciata dalla Reuters

L’indiscrezione rilanciata dal sito dell’agenzia di stampa della Reuters
Il governo italiano e UniCredit si stanno preparando ad annullare i negoziati su Mps dopo che gli sforzi per raggiungere accordo sul piano di ricapitalizzazione sono falliti. E’ quanto scrive Reuters sul suo sito.
Secondo quanto riporta l’agenzia, citando due fonti anonime, Roma ha deciso che non sarà in grado di soddisfare le richieste di Unicredit per un pacchetto di ricapitalizzazione del valore di oltre 7 miliardi di euro in quanto questo renderebbe l’ accordo “troppo punitivo” per i contribuenti. Ad incidere, inoltre, l’impossibilità di raggiungere un’intesa basata sulle condizioni fissate a luglio.
La banca diretta da Orcel aveva chiesto la neutralità dell’operazione dal lato degli indicatori patrimoniali (il che equivale a una ricca dote per Mps, prima della cessione) il rispetto di un perimetro definito delle attività che sarebbero rifluite nella fusione (perimetro che non è mai stato ufficializzato nei suoi dettagli) e infine un accrescimento degli utili per azione, post fusione. Condizioni che, secondo alcune ricostruzioni, si sarebbe rivelate impossibili da raggiungere.
Il fallimento dei negoziati, se confermato, rende più difficile per il governo Draghi rispettare gli impegni presi con la Commissione Ue di privatizzare la banca entro la metà del 2022.Questo significa che Roma dovrà negoziare un via libera da Bruxelles per iniettare più denaro pubblico in Mps per colmare un deficit di capitale di 2,5 miliardi di euro e per avere più tempo per la privatizzazione.
======

Pulsante per tornare all'inizio