Treno della memoria: la Shoah studiata sui libri, la Shoah vista nei campi di sterminio. Gli studenti raccontano

Lo dicono a pi— riprese, lo dicono tutti i giovani uscendo dal campo di Birkenau o dal museo di Auschwitz. Aver studiato sui libri il sistema dell’orrore, per quanto in modo approfondito, non Š stato come averlo visto con gli occhi, averlo sentito addosso, averlo vissuto.Erano preparati certo, perch‚ durante i due anni di studio i prof li hanno avvertiti che sarebbe stata un’esperienza dura, sia dal punto di vista fisico che mentale. Ma non pensavano cos terribile.Il filo spinato ghiacciato, Eden Donitza, quinta liceo scientifico Ulisse Dini di Pisa, non ha potuto toglierselo dalla testa, e si Š addormentata pensando a quell’immagine. Il freddo indescrivibile, i lunghi binari, Eden non li dimenticher… mai.Posso dire che se una cosa non la vedi con i tuoi occhi non la puoi capire fino in fondo – dice Lavinia Vestri, quarto anno dell’Istituto Tecnico Redi di Montepulciano (SI) – Per tutti questi anni abbiamo studiato la Shoah e le atrocit… che hanno colpito gli ebrei, per• non avevamo capito davvero cosa volesse dire il campo di concentramento finchŠ non l’abbiamo visto.Le suppellettili e le scodelle che i deportati si erano portati da casa pensando che fossero utili. Lavinia non riesce a scordare quelle. Ho pensato alle loro speranze – racconta – di poter mangiare o di poter trascorrere quel tempo con un piccolo pezzo di casa, qualcosa di familiare. E invece Š stato tutto annientato.L’hanno colpita anche i disegni che le madri avevano fatto per i loro bambini per rassicurarli un po’. Ho pensato all’amore e alo strazio di una mamma che ha potuto solo questo per i propri figli: dare loro un disegno, non la salvezza.Mi sono resa conto – aggiunge Giulia Pasqualoni anche lei del quarto anno del Redi di Montepulciano – di quanto siano importanti tante cose che noi abbiamo la fortuna di avere e che diamo per scontate: una casa calda, vestiti adeguati, cibo. Uscendo dal campo ho capito quanto valgono per chi non li ha.Questa esperienza rimane nel cuore e nella testa per sempre – osserva Luisa Xu, ultimo anno dell’Istituto Dagomari di Prato – Provo dolore dopo quello che ho visto e che ho voluto vedere perch‚ questo viaggio l’ho voluto molto. Come potevano, penso, essere felici e provare piacere nel torturare e uccidere in questo modo altri esseri umani. Mi rimmar… nel cuore un’altra cosa, la preghiera ebraica cantata nel gelo di Birkenau. Sentirla in quel luogo Š stato indimenticabile.A casa mi porter• tanta conoscenza in pi—, tanti ricordi – dice Nancy Bogdan, quarto anno del Gramsci Keynes di Prato – ma anche tanta tristezza per quello che ha vissuto il mio popolo sinti.L’auspicio degli insegnanti che hanno lavorato con gli studenti per un anno e pi— per prepararli al viaggio della memoria, Š che questa esperienza per quanto forte e perfino scioccante, non resti confinata nella conoscenza, ma diventi azione.Questo progetto ha una valenza educativa altissima – riflette Annalisa Mistichelli, prof dell’Isituto Dagomari di Prato – e la storia va riletta. E’ quindi importante che come scuola e istituzioni si trasferisca la curiosit… verso l’impegno quotidiano. Sicuramente quando torner• a casa creer• una rete tra i giovani di tutte le scuole perch‚ non smettano di pensare, di rielaborare e tradurre in azione ci• che hanno pensato. Dobbiamo riumanizzare la storia perch‚ non sia una lezione sterile, ma aiuti i ragazzi a essere protagonisti nuovi della storia, consapevoli, capaci di rispetto, di solidariet…, amanti della libert…. com regGiorno memoria: Timmermans, guerra finita discriminazioni no ‘Occorre conoscere storia, alcuni politici la strumentalizzano’E’ importante parlare con i giovani, perch‚ quello che Š stato pu• tornare. La guerra Š finita ma le discriminazioni no. Occorre parlarne, sempre, soprattutto ai giovani. E’ importante conoscere la storia, perch‚ alcuni politici a volte la strumentalizzano. Dicono ‘torniamo al passato, quando si stava meglio’ e se la storia non la conosci sei portato a credere a quel passato gioioso. Lo ha detto, riferisce una nota della Regione Toscana, il vice presidente della Commissione europea Franz Timmermans che oggi a Cracovia, insieme al governatore toscano Enrico Rossi, partecipa, nell’auditorium maximum dell’Universit… Jagellonica, a un incontro a cui sono presenti un migliaio di studenti italiani e polacchi. Tra i ragazzi anche gli studenti partiti domenica scorsa da Firenze col Treno della memoria organizzato dalla Regione Toscana. Timmermans, prosegue la nota, ha avuto modo di incontrare anche le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute al campo di sterminio di Birkenau, spiegando di aver letto il loro libro e la loro storia che non dimenticher•: Š incredibile come incredibile Š l’inganno con cui i nazisti scelsero vostro cugino Sergio ed altri diciannove bambini come cavie approfittando del desiderio di vedere mamma. E poi la salvezza, le peripezie prima di incontrare di nuovo i genitori. A Rossi, riferisce sempre la nota, ha poi chiesto del Treno della memoria: la Regione Toscana, prima in Italia, lo organizza dal 2002 per portare gli studenti delle superiori – oltre 500 a ogni viaggio – a vedere cosa furono i campi di Auschwitz e Birkenau. Una bellissima iniziativa il commento del vice presidente della Commissione europea.(ANSA).ÿ

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