TOSCANA: REGIONE, UN PIANO PER DISTRETTO PRATO DA PORTARE A UE

Un programma per il distretto tessile pratese da presentare all’Unione europea. E’ la proposta avanzata dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, nella prima tappa della task force voluta dalla giunta regionale per affrontare la crisi economica.Dobbiamo affrontare l’emergenza e lo stiamo facendo, anche con misure straordinarie in settori che non sarebbero neppure di competenza regionale – ha detto Martini, nell’incontro che si e’ svolto oggi a Prato -. Ma dobbiamo anche pensare in prospettiva. E la strada che vedo davanti e’ quella di presentare alla Commissione europea un progetto complessivo e da tutti condiviso: un piano che pensi anche in prospettiva alla riorganizzazione del sistema produttivo, alla riqualificazione della mano d’opera, alla gestione dei processi di mobilita’ fino al rilancio del made in Italy. Se saremo in grado di costruire questo progetto – prosegue Martini – potremo andare a Bruxelles con buone probabilita’ di essere ascoltati e di avere i finanziamenti necessari anche rapidamente, senza dover rinegoziare daccapo i programmi comunitari. Da parte dell’Unione europea non ho visto muri alzati.Il piano puo’ essere scritto prima della visita del ministro Scajola attesa attorno al 20 di marzo. La Regione e’ disposta a lavorare con il governo e l’Europa. Certo – ribadisce Martini – non puo’ essere un piano di mero assistenzialismo. Roma e Bruxell es non ci prenderebbero neppure in considerazione. Intanto sfruttiamo al meglio gli strumenti che abbiamo a disposizione. Prato registra 1.867 imprese attive in meno (37,1%) dal 2000 al 2008, 8.821 addetti (34,9%) tagliati nel solo settore tessile dal 2000 al 2007, un saldo negativo tra assunzioni e licenziamenti di 596 unita’ nel 2007 e 1.129 nel 2008, quattromila lavoratori in cassa integrazione e quasi duemila in mobilita’ Dal 12 febbraio e’ gia’ attivo, per tutte le imprese, un fondo per la garanzie e le cogaranzie per l’accesso al credito – ricorda Martini -. Basta presentarsi in qualsiasi istituto di credito per attivare questa opportunita’: e’ un fondo da 48 milioni in grado di garantire finanziamenti per almeno 480 milioni. A questo -conclude- si aggiungono poi le iniziative per gli ammortizzatori sociali che la giunta ha deciso il 9 febbraio e approvera’ la prossima settimana. asca

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