Toscana: Inail Gen-Apr 2022, in aumento infortuni e malattie professionali

Sono stati 18.863 gli infortuni in Toscana nei primi 4 mesi dell’anno (+ 5.192 su 2021), di questi 16.144 sono avvenuti in occasione lavoro e 1.903 in itinere. Le donne infortunate sono state 8.484, gli uomini 9.879.
La fascia di di età più colpita quella 50-54 anni con 2.660 infortuni, seguita da quella 45-49 con 2.430, al terzo posto la fascia 55-59 con 2.403 denunce di infortuni.
C’è poi un dato inquietante e drammatico, ben 940 le denunce di infortunio degli under 14.
Sono state 21 le denunce di infortunio con esito mortale, 2 in più che nei primi 4 mesi del 2021, 18 avvenuti in occasione lavoro ed 1 in itinere. Hanno perso la vita lavorando 1 donna e 20 uomini.
6 i morti nelle province di Firenze ed Arezzo, 3 a Grosseto, 2 a Livorno e Pisa, 1 a Prato e Siena
Nel periodo Gennaio-Aprile 2022 sono state 2.927 le denunce di Malattie Professionali, più 133 che nello stesso periodo del 2021. Sono state presentate da 2.088 uomini e 839 donne.
La provincia con più denunce Lucca (755), seguita da Pisa (513) e Livorno (464)
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Tabelle_regionali_cadenza_mensile_Apr_2022_Toscana

Tabelle_regionali_MP_cadenza_mensile_Apr_2022_Toscana

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ITALIA

Inail, tra gennaio e aprile gli infortuni crescono del 48,1%
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e aprile sono state 254.493 (+48,1% rispetto allo stesso periodo del 2021), 261 delle quali con esito mortale (-14,7%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 19.287 (+3,5%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all`Istituto entro lo scorso mese di aprile sono state 261, 45 in meno rispetto alle 306 registrate nel primo quadrimestre del 2021 (19 in meno rispetto alle 280 del periodo gennaio-aprile 2020 e 42 in meno rispetto alle 303 del periodo gennaio-aprile 2019).
L’aumento delle denunce di infortunio è “dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali, un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali”.
Nello scorso mese di aprile il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +44,3% nella gestione Industria e servizi (dai 145.569 casi del 2021 ai 210.039 del 2022), un -3,3% in Agricoltura (da 8.218 a 7.946) e un +101,9% nel Conto Stato (da 18.083 a 36.508). Si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nei Trasporti e magazzinaggio (+160,5%), nella Sanità e assistenza sociale (+127,8%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+102,2%).
L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel Sud (+65,2%), seguito da Isole (+63,1%), Nord-Ovest (+57,7%), Centro (+47,9%) e Nord-Est (+29,5%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+112,4%), la Liguria (+78,9%) e l`Abruzzo (+74,7%).
L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un +72,1% (da 67.155 a 115.567 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +32,7% (da 104.715 a 138.926). L`incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+51,6%), sia quelli extracomunitari (+32,8%) e comunitari (+25,7%). Dall`analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.
Per i casi mortali a livello nazionale i dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento per il primo quadrimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 solo dei casi in itinere, passati da 48 a 70, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 258 a 191. Il calo ha riguardato l`Industria e servizi (da 263 a 219 denunce) e il Conto Stato (da 18 a 11), mentre l`Agricoltura ha registrato sei casi in più (da 25 a 31).
Dall’analisi territoriale emerge un incremento di due casi mortali nel Centro (da 56 a 58) e un decremento di 40 casi al Sud (da 87 a 47), di sei nel Nord-Ovest (da 80 a 74) e di uno nel Nord-Est (da 66 a 65). Nelle Isole il dato è stabile, con 17 decessi in entrambi i periodi. Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano le Marche (+5 casi mortali), la Lombardia (+3) e le province autonome di Trento (+3) e Bolzano (+2). I maggiori decrementi, invece, sono quelli della Campania (-15), dell’Abruzzo (-10) e del Molise (-6). tn da ildiariodellavoro.it
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Elaborazione Vega Engineering

Primo quadrimestre 2022: i decessi finalmente diminuiscono del 15 %, ma i numeri sono ancora drammatici: da gennaio ad aprile sono 261 le vittime, mentre crescono sensibilmente le denunce di infortunio: + 48 % rispetto allo scorso anno. Sempre sanità e trasporti i settori più colpiti
La mappatura dell’emergenza dell’osservatorio Vega Engineering: per capire dove nei primi quattro mesi dell’anno i lavoratori hanno rischiato maggiormente la propria vita. Sul podio dell’insicurezza: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Toscana e Puglia.
In zona rossa: VALLE D’AOSTA, TRENTINO ALTO ADIGE, TOSCANA E PUGLIA
In zona arancione: VENETO, LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, ABRUZZO, MOLISE, MARCHE E PIEMONTE
In zona gialla: SICILIA, SARDEGNA E LAZIO
In zona bianca: CALABRIA, CAMPANIA, UMBRIA, FRIULI VENEZIA GIULIA, LIGURIA E BASILICATA
La zonizzazione a colori è la rappresentazione grafica elaborata dall’osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre, per fotografare, alla stregua della pandemia, l’emergenza morti sul lavoro in Italia.

I NUMERI ASSOLUTI DELLE MORTI SUL LAVORO IN ITALIA NEL PRIMO QUADRIMESTRE 2022
Se si analizzano i numeri assoluti, a guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia, cioè la Lombardia (37). Seguono: Veneto (20), Toscana (20 +1 itinere), Emilia Romagna (17), Lazio e Piemonte (16), Puglia (13), Trentino Alto Adige (12), Sicilia e Campania (9), Marche (6), Abruzzo (5), Sardegna (4), Calabria (3), Umbria (2), Molise, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Liguria (1).
Nel report allegato il numero delle morti in occasione di lavoro provincia per provincia.
Da gennaio ad aprile 2022 sono 261 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste, sono 191 quelle rilevate in occasione di lavoro, in diminuzione rispetto ad aprile 2021 (– 26%), mentre sono 70 quelle decedute a causa di un incidente in itinere (+ 46% rispetto al 2021). Un incremento probabilmente dovuto alla ripresa degli spostamenti per recarsi da casa a lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando il Covid limitava ancora le attività produttive.
Il settore Trasporto e Magazzinaggio conta anche nel primo quadrimestre il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 29 (erano 18 nel primo quadrimestre del 2021).
Seguono: Costruzioni (27) e Attività manifatturiere (21).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (69 su un totale di 191). Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni, che registrano 21,3 infortuni mortali ogni milione di occupati. L’incidenza di mortalità minima rimane, invece, ancora nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 3,1), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 7,9 infortuni mortali ogni milione di occupati.
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo quadrimestre 2022 sono 17 su 191. In 11, invece, hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 25.
Il martedì si conferma anche nel primo quadrimestre 2022 come il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali.
Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 48% rispetto ad aprile 2021). Ad aprile 2021 erano 171.870 mentre ad aprile 2022 sono 254.493. Più di 40 mila gli infortuni occorsi nel settore Sanità e Assistenza Sociale. Ed oltre 23 mila quelli nei Trasporti.
Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi quattro mesi del 2022 sono state 115.567, quelle dei colleghi uomini 138.926.
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Statistiche-Infortuni-sul-lavoro-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Vega-Engineering-30-04-22

Incidenze-Morti-Lavoro-Province-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-30-04-22

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