TEATRI: CGIL, A FIRENZE FORZATA MANO PER MODELLO LIQUIDAZIONE MA LEGGE BRAY PENSATA PER RIPORTARE EQUILIBRIO FONDAZIONI

Perche’ siamo a Firenze a discutere di fondazioni liriche? PerchŠ qui abbiamo un prototipo, un modello, che qualcuno avrebbe voluto, favorevole alla liquidazione coatta amministrativa: un modello, un obiettivo, perseguito oltretutto in modo molto pervicace. Qua, mi pare ci sia stata un po’ una fuga in avanti e il tentativo di forzare la mano. Lo ha detto Silvano Conti, Slc Cgil nazionale, nell’ambito di un incontro sul futuro delle fondazioni liriche organizzato dalla Camera del lavoro fiorentina, al quale, tra gli altri, ha preso parte anche il commissario straordinario del Maggio musicale Francesco Bianchi. Per Conti, in ogni caso, negli ultimi 20 anni, l’obiettivo perseguito da molte parti Š stato quello di far morire le fondazioni liriche, trattandole in modo darwiniano, per farle implodere. Ma ogni volta che si va in liquidazione coatta amministrativa – ha concluso Conti – si spegne una luce e non si riaccende pi—. Parlando dei contenuti della nuova legge Bray, Conti, ha per• chiarito che il testo ha uno scopo diverso. E’ un provvedimento di emergenza, pensato per le fondazioni in sofferenza, per riportarle in equilibrio economico – ha detto – Una misura con cui il governo, a nostro parere, Š voluto andare verso il riequilibrio di queste fondazioni. Ora, con il nuovo commissario bisogner… capire l’applicazione e i limiti delle regole della nuova legge, soprattutto riguardo l’aspetto del lavoro e dell’occupazione. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, anche Maurizio Gisutini (Fistel-Cisl), Fabio Benigni (Uilcom-Uil), Enrico Sciarra (Fials-Cisal).(ANSA).

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