Sindacati Vs ministro Poletti a proposito di orario di lavoro ferrovecchio

Sindacati contro Giuliano Poletti: ingerenza sulla trattativa sui contratti di lavoroUna mossa inaspettata. Un passo in avanti che per i sindacati Š un?invasione di campo inaccettabile. E ora la trincea tra il Governo e Cgil, Cisl e Uil Š di nuovo in fermento. A due giorni dalla riunione delle organizzazioni sindacali sul nuovo contratto e all’indomani dell’accordo sulla rappresentanza siglato da Camusso, Furlan e Barbagallo insieme a Confcommercio, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, irrompe nel dibattito e avanza una proposta che ha l’effetto di uno tsunami. Per il titolare del dicastero di via Veneto serve un cambio di passo sui contratti: occorre avviare una riflessione per superare la misurazione dell?ora-lavoro, definito un ?attrezzo vecchio che frena rispetto a elementi di innovazione: meglio, secondo il ministro, misurare l’apporto all’opera. Parole che fanno deflagrare l?ennesimo scontro tra il Governo e i sindacati. Un fulmine a ciel sereno, arrivato proprio mentre Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando sulla nuova piattaforma contrattuale.Una cavolata. Schiocchezze. Il leader della Fiom, Maurizio Landini, non usa mezzi termini per affossare l’input arrivato dal Governo. ?Ragionamenti di questo genere sono delle sciocchezze, delle cavolate?, tuona Landini all?Huffpost. ?Non c?Š neanche il sole altrimenti si poteva pensare a un colpo di sole, sono giorni che piove: non si capisce davvero quale Š l?origine di una genialata di questo genere, Š una cosa offensiva rispetto alla gente che per vivere ha bisogno di lavorare?. Parole di fuoco, quelle di Landini, perfettamente in linea con quelle della numero uno della Cgil, Susanna Camusso: ?Bisogna smettere di scherzare quando si parla di temi del lavoro, bisogna ricordarsi che la maggior parte delle persone fa un lavoro faticoso: nelle catene di montaggio, le infermiere negli ospedali, la raccolta nelle campagne, dove il tempo Š fondamentale per salvaguardare la loro condizione?. La Cgil Š compatta nella sua valutazione: anche il segretario nazionale, Franco Martini, punta il dito contro Poletti e lancia all’esecutivo l’accusa di voler rottamare il contratto nazionale. Ed Š lo stesso Martini a evidenziare il fastidio che il sindacato ha nutrito nei confronti del ministro del Lavoro, leggendo l’iniziativa come un’ingerenza fuori luogo. Uno sgarbo al lavoro che proprio due giorni fa Cgil, Cisl e Uil avevano riavviato dopo una pausa di alcuni mesi.Anche la Cisl non le manda a dire a Poletti. Il segretario confederale, Gigi Petteni, Š netto: ? molto meglio che il ministro del Welfare Poletti si concentri sulle politiche attive del lavoro o sull’abuso che si sta facendo dei voucher piuttosto che dare indicazioni sul modello contrattuale: lasci lavorare i contrattualisti del sindacato e le altri parti sociali sulla riforma dei contratti e sulle forme di partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa. Replica dura anche da parte del leader della Uil, Carmelo Barbagallo: Ho la sensazione che si vogliano far passare per idee di modernit… concetti da liberismo sfrenato: ad ogni buon conto un ministro del Lavoro non pu• pensare di affrontare temi del genere con annunci spot ad uso giornalistico.Il fronte sindacale Š compatto, la linea unitaria: bisognava lasciare spazio a loro invece di calare dall’alto delle indicazioni che non sono state oggetto di dibattito e che tra l’altro non lasciano sperare nulla di buono. La discussione sulla contrattazione aveva registrato appena due giorni fa una nuova fase. Cgil, Cisl e Uil avevano deciso di sedersi di nuovo insieme intorno a un tavolo per riprendere un tema che avevano lasciato in sospeso dato che le ultime discussioni a livello unitario risalgono all’inizio dell’anno. In mezzo c’Š stato il mancato accordo con Confindustria, morto prima di nascere dato che non erano stati trovati punti di contatto tra i sindacati e l’associazione degli industriali di viale dell’Astronomia. Poi la decisione di riportare la partita nei confini del sindacato. L’ultima riunione aveva sancito il primo passo unitario: l’ossatura del nuovo contratto Š ancora lontana, ma dalla Cgil spiegano che si Š condiviso un impianto di ragionamento e che Š stato gi… fissato un altro incontro, il 2 dicembre, per proseguire la discussione su questo tema all’interno di un disegno pi— ampio che punta ad arrivare a una proposta unitaria sulle relazioni industriali. I pilastri di questo accordo sono gi… stabiliti: contrattazione, partecipazione e regole.I sindacati, insomma, avevano scaldato i motori per arrivare a mettersi d’accordo tra di loro con l’obiettivo di confrontarsi poi con il Governo. Oggi la doccia fredda della proposta Poletti. E ora la partita sui contratti ricomincia daccapo

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