Lavoro e giovani, previdenza e fisco: sono questi i quattro punti che Cgil, Cisl e Uil indicano tra le priorit da affrontare nel nuovo anno, anche in vista del prossimo voto. Ed proprio il fisco, gi protagonista di una piattaforma unitaria e della richiesta di abbassare le tasse sui lavoratori e sui pensionati, la prima delle questioni che i sindacati puntano a rilanciare.Mentre resta alto il pressing sul versante dell’occupazione, in primis giovani e donne, perch aumenti e sia stabile: il vero tema del Paese, dice la Cgil. Il 2018 sia l’anno della riforma fiscale, con l’obiettivo di alzare i salari e le pensioni e spingere i consumi, dice la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, rimarcando allo stesso tempo che il lavoro stabile dei giovani resta la principale emergenza del Paese, che va affrontata prevedendo pi risorse e pi investimenti e rendendo pi favorevole il contratto a tempo indeterminato rispetto a quello a tempo determinato.Questo dovr essere l’anno di una grande vertenza fiscale da condurre insieme a Cgil e Cisl: rivendicheremo un forte impegno per un fisco pi leggero e per salari e pensioni pi pesanti, sostiene anche il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo. Dunque fisco, lavoro, giovani e previdenza sono i principali capitoli su cui si concentrer l’azione sindacale della Uil nel 2018: su questi punti, chiederemo un confronto anche ai partiti che si accingono alla competizione elettorale, aggiunge Barbagallo. Anche per la Cgil indispensabile intervenire sul fisco, renderlo pi ‘leggero’ per lavoratori e pensionati e per questo, rimarca il sindacato guidato da Susanna Camusso, serve spostare l’imposizione dal reddito alla rendita e al patrimonio. Cruciale rimane la questione dei giovani e della lotta alla disoccupazione.Il nostro augurio per il 2018 che venga affrontato seriamente il vero tema del Paese ossia il lavoro, parliamo di lavoro stabile, con diritti e tutele. E quindi creare occupazione in particolare femminile e giovanile e ridurre le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali, superando il divario Nord e Sud, rimarca la Cgil. Secondo cui queste emergenze possono essere aggredite solo attraverso un diverso paradigma di sviluppo basato su investimenti in sostenibilit ambientale e sociale e sul rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Basta quindi con bonus e misure spot.Pronto a chiedere provvedimenti strutturali a favore dei giovani si dice il leader della Uil, affinch trovino lavoro stabile e, soprattutto, non siano pi costretti a lasciare il nostro Paese per vedere riconosciute le loro capacit . Resta aperto il capitolo previdenza e l’avvio della cosiddetta ‘fase tre’. Furlan, apprezzando il confronto portato avanti con il governo e i risultati gi ottenuti (non condivisi invece dalla Cgil), rimarca la necessit di costruire le condizioni per una pensione di garanzia per i giovani e chiede, inoltre, di sostenere la famiglia con un nuovo assegno familiare universale. (ANSA)
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