SIENA, CARCERE DI SAN GIMIGNANO – L’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA NON AUTORIZZA ASSEMBLEA CGIL

L’11 aprile, diÿmattina si sarebbe dovuta svolgere un’assemblea con tutto il personale in servizio presso la casa di reclusione di San Gimignano. A seguito dell’assemblea avremmo voluto visitare il carcere per verificare la sicurezza della struttura per coloro che vi operano. Ambedue le richieste sono state negate attraverso una semplice e-mail non firmata inviata dall’indirizzo della struttura di Ranza alla nostra organizzazione sindacale. Abbiamo denunciato il fatto e chiesto spiegazioni al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria di Firenze, ma anche da questa istituzione non Š stata fornita nessuna risposta.La struttura di San Gimignano soffre da tempo i mali delle case di reclusione italiane: carenza di organico (138 dipendenti effettivi sui 234 previsti) e sovraffollamento (420 detenuti su una capienza di 220). A questi problemi che non garantiscono da troppo tempo ormai i diritti umani del detenuto previsti dalla nostra Costituzione (art.27 ?Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanit… e devono tendere alla rieducazione del condannato?) si aggiungono quelli di un abbandono della struttura a s‚ stessa da parte dello Stato. Da dicembre 2011 manca di fatto la dirigente responsabile (che a luglio andr… in pensione) e si alternano diverse figure ad interim per la gestione ordinaria. In realt… la macchina amministrativa Š ferma e ogni autorizzazione (sia per il personale che per i detenuti) Š quasi impossibile da ottenere. Il perdurare della mancanza di direttive per l’organizzazione delle linee detentive sta aumentando pericolosamente i rischi per la sicurezza del personale di polizia penitenziaria e mette in crisi la gestione dell’ordine all’interno dell’Istituto. I detenuti sono costretti a vivere ammassati anche in celle di 12 mq, in precarie condizioni igieniche e in un forte degrado sociale. Sempre pi— spesso i detenuti ricorrono perfino alle aggressioni nei confronti della polizia penitenziaria per poter ottenere un trasferimento.Le uniche comunicazioni ufficiali che ci invia l’Amministrazione sono quelle relative all’informazione sindacale sull’uso dello straordinario. Solo nel mese di marzo si Š fatto ricorso a pi— di 3000 ore. Si sottopone cos il personale a turni stressanti.Da giorni inoltre la pompa di benzina che dovrebbe rifornire gli automezzi assegnati a questa struttura Š senza carburante, con i conseguenti disservizi, come quello per il trasporto dei detenuti che non pu• essere effettuato.A tutto questo, oggi, si aggiungono atti incomprensibili da parte dell’Amministrazione, passibili di comportamento antisindacale.Questa politica di gestione rischia di vanificare e rendere inefficaci i progetti legati alla rieducazione dei detenuti. All’interno del carcere ad esempio Š presente una scuola e un polo universitario dove Š praticata l’apicultura e la raccolta delle olive.Come FP CGIL avvieremo ogni azione a tutela dei diritti del personale che opera presso la struttura di San Gimignano e rinnoviamo la richiesta alle Istituzioni che governano il nostro territorio di un serio impegno per il superamento di questo stato di abbandono. Abbiamo scritto anche una lettera al nuovo Prefetto di Siena per chiedere un suo intervento e ci riserviamo fin da ora di valutare ogni azione rivendicativa a sostegno delle richieste dei lavoratori.La FP CGIL di SienaÿDi seguito la lettera inviata oggi al Prefetto di SienaAlla cortese attenzione di Sua Eccellenza il Prefetto Dott. Renato SacconeLe scriviamo per metterla a conoscenza di quanto sta accadendo nella Casa di reclusione di San Gimignano. Questa struttura carceraria soffre da tempo i mali delle case di reclusione italiane: carenza di organico (138 dipendenti effettivi sui 234 previsti) e sovraffollamento (420 detenuti su una capienza di 220). Questi problemi non garantiscono da troppo tempo ormai i diritti umani del detenuto previsti dalla nostra Costituzione (art.27 ?Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanit… e devono tendere alla rieducazione del condannato?). I detenuti sono costretti a vivere ammassati anche in celle di 12 mq, in precarie condizioni igieniche e in un forte degrado sociale. Sempre pi— spesso ricorrono perfino alle aggressioni nei confronti della polizia penitenziaria per poter ottenere un trasferimento o accelerarne le procedure.La mancanza di una presenza fissa di un dirigente responsabile (l’attuale Š in aspettativa e a luglio andr… in pensione e viene sostituita di volta in volta da altri dirigenti ad interim delle strutture penitenziarie toscane) rende di fatto ferma la macchina amministrativa e ogni autorizzazione (sia per il personale che per i detenuti) Š quasi impossibile da ottenere.Il perdurare della mancanza di direttive per l’organizzazione delle linee detentive sta aumentando pericolosamente i rischi per la sicurezza del personale di polizia penitenziaria e mette in crisi la gestione dell’ordine all’interno dell’Istituto.Si sta percorrendo una strada che pu• vanificare i progetti legati alla rieducazione dei detenuti. Come l’apicultura, il confezionamento delle olive, il mantenimento del polo universitario e della scuola all’interno del carcere.Da giorni inoltre la pompa di benzina che dovrebbe rifornire gli automezzi assegnati a questa struttura Š vuota per mancanza di carburante. Ci• non permette il regolare svolgimento di alcuni servizi come il per il trasporto dei detenuti.A tutto ci• si Š ora aggiunto il comportamento incomprensibile da parte dei rappresentanti della struttura penitenziaria, che negano ai lavoratori il diritto di assemblea e al sindacato di poter visitare la struttura. Abbiamo scritto al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria di Firenze per chiedere chiarimenti, ma per ora l’unica risposta Š stata il silenzio.Per queste ragioni chiediamo un Suo intervento per un miglior funzionamento della struttura penitenziaria di San Gimignano a garanzia di chi vi risiede e di chi ci lavora e per avviare un percorso per ripristinare le corrette relazioni sindacali.Certi di un Suo riscontro in merito, Le porgiamo i nostri auguri di buon lavoro.La FP CGIL di SienaSiena, 11 aprile 2012

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