SICUREZZA: LE IMPRESE SMETTANO DI TIRARSI INDIETRO

Alessio Gramolati, cosa prova il segretario regionale della Cgil dopo una giornata come quella di gioved?Innanzi tutto profondo dolore e cordoglio verso le vittime e le loro famiglie. E il senso vero di una sconfitta. Per la gravit? di quello che ? accaduto e perch? perdere la vita lavorando ? una negazione, qualcosa di innaturale. Questa volta, poi, siamo di fronte a qualcosa che pu? solo esser chiamata strage. Una cosa simile, in Toscana, era successo l?ultima volta alla Stanic negli anni ?80?.Pi? rabbia o rassegnazione?Rassegnazione mai. Anzi. Una tragedia simile deve generare il sentimento opposto. L?impegno di tutti alla reazione, all?impegno a costruire una prospettiva positiva. Guai a liquidare quanto accaduto col fato avverso o l?ineluttabilit?. Ora ? il momento di una rottura forte nei comportamenti della societ? toscana e nell?azione di tutti. Bisogna costruire le condizioni perch? una cosa simile non si possa ripresentare?.Parlava del senso di sconfitta. Si riferisce al sindacato?A questa sensazione non pu? e non deve sottrarsi nessuno. Ma le responsabilit? non sono tutte uguali. E quelle pi? grandi non sono di chi lavora, di chi difende i lavoratori o di chi ha funzioni ispettive ma di chi gestissce l?impresa e dovrebbe intervenire perch? le persone operino in maniera corretta. Che colpa ha chi ? volato da 40 metri o ? stato travolto sui binari? La Fiom Toscana, nei giorni scorsi, ha realizzato un corso per i propri delegati incrociando i temi dell?organizzazione e della sicurezza. ? su quel terreno che bisogna muoversi, non negare il diritto alla contrattazione. Ma la figura dell?impresa in questo momento pare sottrarsi dalla disponibilit? a stare dentro questa discussione?.Cosa glielo fa pensare?Quando un?impresa rinuncia al confronto sull?organizzazione del lavoro, vuol dire che si chiama fuori e non vuole assumersi le responsabilit? della sconfitta. E considerare l?organizzazione un tema privato e non di relazioni sociali da cui lasciare fuori il sindacato, come sostenuto da Confindustria, ? una strada impraticabile. Se i problemi si valutassero a monte, insieme e non unilateralmente, forse le cose andrebbero meglio. Ma mi chiedo se ci sia o no questa disponibilit??.La discussione sulla legge regionale sugli appalti non ? un buon segno…Quella ? la prova che non tutti hanno avuto la stessa sensibilit?. La discussione su quella legge ? finita per diventare quasi una disputa istituzionale. E non tutti coloro che si uniscono al cordoglio si sono uniti alla necessit? dello strumento. Ma non tutto ? da ricondurre alla norma. Serve qualcosa che vanga prima. Una sensibilit? ?ante? che guardi al lavoro e alla sicurezza come pre requisiti?.Basteranno gli scioperi di marted a far cambiare le cose?Siamo a un punto di non ritorno, per questo serve un?azione straordinaria e convincente che parli a tutta la societ?. L?iniziativa di proclamare un?ora di sciopero generale di tutta la Regione va in questo senso. Non ? uno sciopero di protesta. Non solo. ? un messaggio a tutta la Toscana che deve reagire. Da ieri (gioved, Ndr) nulla ? come prima. Quello che vogliamo fare, atraverso assemblee in tutte le fabbriche cui prenderanno parte anche politici e rappresentanti delle istituzioni, ? parlare all?insieme della societ?. Il messaggio che deve passare ? che serve un profondo cambio culturale nell?affrontare questo tema. Lo sciopero dovr? aprire una grande campagna di massa e di sensibilizzazione che va oltre la singola iniziativa?.Come pensa di sviluppare questo percorso?Ad esempio utilizzando il fondo europeo per la comunicazione sociale per costruire uan campagna di sensibilizzazione e attenzione sulla sicurezza non generica ma modulata per parlare a generi, generazioni e genti della societ? toscana di oggi?.Come ? possibile che una simile tragedia si sia consumata proprio in Toscana dove forte ? l?impegno contro la piaga delle morti bianche?Le cose accadono qui perch? accadono anche altrove e noi non siamo altro di altrove. Non siamo una parte separata e viviamo la debolezza culturale che c?? in Italia. Il problema non ? la Toscana ma il Paese. E in questa dimensione va affrontato il problema. Poi ci sono gli aspetti di merito da ponderare. Come si pu? spiegare che una tragedia come quella di Barberino succeda perch? ? saltato un bullone? Io so che quando si parla di mare le sicurezze devono essere tre, possibile che in un cantiere si affidi la vita soltanto a un bullone? Come si pu? spiegare una cosa del genere a chi ha perso un figlio, un padre o un marito??.Francesco Sangermano

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