Scuola: Letta, spero ritorno in presenza ma futuro sarà mix Superare disparità

Per quanto riguarda la didattica, “speriamo che il ritorno in presenza accada il prima possibile. Ma il futuro sarà un mix tra il 2019” prima della pandemia “e il 2020. Non consideriamo il momento della fine della pandemia come un ritorno al 2019. Pur ritornando alla presenza fisica dobbiamo cogliere gli aspetti positivi che grazie alla digitalizzazione abbiamo vissuto”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta intervenendo all’incontro ‘Musica e futuro virtuale’, organizzato nell’ambito dell’edizione web di Fiera Didacta Italia. Letta ha spiegato di aver dato la propria disponibilità a partecipare all’iniziativa alcuni mesi fa, non immaginando certo il suo ruolo attuale, e ha centrato il su intervento sulla sua esperienza in Dad come direttore della Scuola di affari internazionali della Sorbona di Parigi. “La mia esperienza di insegnamento online è stata rivoluzionaria – ha detto Letta -. Abbiamo 1400 studenti di cui la metà sono di tutto il mondo. Per me la cosa più complicata da gestire sono stati i fusi orari. Questa è stata la prima rivoluzione complicata e c’è stata la necessità di lavorare sulla registrazione dei corsi”. “Altro tema – ha osservato – è quello dei professori, perché l’insegnamento a distanza è cosa diversa da quella fisico. Credo che la Dad sarà una delle questioni del futuro perché almeno in ambito universitario o comunque di istruzione superiore è un modo per avere relatori dall’altra parte del mondo. Un aspetto è anche quello di aiutare i professori a costruire un prodotto con le regole dello schermo, perché altrimenti gli studenti si disconnettono, se non fisicamente lo fanno mentalmente”. Per Letta, “terzo grande tema è quello delle disuguaglianze che crescono con la dad e il lavoro a distanza. Chi va bene va molto bene chi va male va molto male. La sofferenza in dad si nasconde molto bene e quindi occorre fare un lavoro specifico di valutazione su chi sta seguendo e chi è rimasto indietro. La prima disuguaglianza poi è la connessione a internet”. (ANSA).

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