I genitori di sette alunni certificati per progetti di sostegno nelle scuole di Scandicci hanno presentato ricorso contro lo Stato: a loro avviso non garantisce adeguatamente le attivit educative nelle scuole statali per le classi con bambini e ragazzi certificati. Secondo i genitori, nelle ultime circolari ministeriali indicato esplicitamente il rapporto di un insegnante di sostegno ogni tre casi certificati; si arriva cos a una media di sole sei ore settimanali per progetti educativi che devono coinvolgere le classi degli alunni, e sono evidentemente insufficienti. Il ricorso stato presentato al Miur e ai dirigenti scolastici locali, eventualmente passer al Tar. A difesa dei genitori si schierato il Comune di Scandicci, e l’assessore alla pubblica istruzione Sandro Fallani ha invitato la Regione e i soggetti che hanno la possibilit , a creare un fondo di garanzia per le spese legali del ricorso, dal momento che le famiglie con disabili, specie dopo la manovra finanziaria, hanno gi spese pesanti da sostenere. In una nota, l’amministrazione sottolinea che per il 2012 si rischia un ridimensionamento delle attivit ‘integrative’ condotte da educatori professionali, nonostante la presenza di 134 alunni certificati (sette in pi rispetto allo scorso anno scolastico) e una richiesta di 1.318 ore settimanali. C’ stato un taglio del fondo statale per la non autosufficienza da 68 a 3 milioni e conseguentemente dei contributi alla Regione per finanziare questo tipo di progetti, ha precisato l’assessore. Intanto, da ottobre il Comune lancer attivit curriculari di gruppo come ad esempio laboratori di teatro con educatori professionali. Altri progetti previsti sono i laboratori di psicomotricit per ragazzi certificati all’interno dei servizi 1-6 anni. Complessivamente lo scorso anno scolastico le attivit integrative del sostegno sono costate 650 mila euro (finanziati in gran parte dalla Regione), mentre per il sostegno nei servizi educativi comunali il Comune ha speso circa 140 mila euro. (ANSA).
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