? importante aver posto il tema degli asili nido come priorit del nuovo governo. Come abbiamo denunciato intollerabile che oltre un milione di bambine e bambini non abbiano accesso al nido, per effetto di una scarsa offerta pubblica e di una esosa offerta privata. Al governo suggeriamo di partire dall’ampliamento dell’offerta pubblica e dall’assunzione di nuovo personale. Ad affermarlo la Funzione Pubblica Cgil in merito alle parole del premier Conte, rilanciando il suo report ‘ChiedoAsilo: perch l’asilo nido sia un diritto e non pi un servizio a domanda individuale’.Come riportato dalla categoria dei Servizi Pubblici della Cgil, infatti, sul territorio nazionale si contano 13.147 servizi socio-educativi per l’infanzia, tra pubblici e privati, di cui 11.017 sono asili nido. Una mole tale da coprire nel complesso circa 354 mila bambine e bambini, in poco pi della met dei casi allocati in posti pubblici, e di cui 320 mila nei nidi. Numeri che corrispondono al 24% del potenziale bacino di utenza, ovvero 24 posti ogni 100 bambini, ancora ben al di sotto da quel 33% fissato dall’Unione Europea nella (passata) strategia di Lisbona che prevedeva entro il 2010 una copertura pari al 33%.La stima di oltre 1 milione di bambine e bambini senza ‘diritto d’asilo’, come riporta il report della Fp Cgil, si rileva dal totale dei bambini tra 0 e 3 anni presenti sul territorio nazionale nel 2016, ovvero 1.492.020. Nel dettaglio tra 0 e 1 anno erano 479.611; tra 1 e 2 anni 500.649; infine tra 2 e 3 anni 511.760. Essendo i posti disponibili tra nidi pubblici e privati 320.286, le bambine e i bambini senza un posto, fuori dal circuito nidi, sono oltre un milione, per la precisione 1.171.724. Per la Fp Cgil si tratta di numeri che rappresentano una vera e propria emergenza nazionale, come le stesse parole del presidente Conte confermano. Aumentare il numero di bambini all’asilo rappresenta un investimento strategico fondamentale per il Paese. Per queste ragioni necessario invertire la rotta sugli investimenti sul personale che opera nel settore, attraverso nuove assunzioni, percorsi di riqualificazione e rinnovo del contratto nazionale, conclude la Fp Cgil. da rassegna.it
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