Scuola. Flc Cgil: protocollo sicurezza, ripartire in presenza

Si è concluso ieri, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, il primo incontro con il Comitato Tecnico Scientifico per la preparazione del protocollo di sicurezza per il rientro a scuola: “Il nostro obiettivo – ha dichiarato al termine dell’incontro il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli – è la ripartenza delle attività didattiche in presenza e sicurezza in tutto il Paese. Per questo sono necessarie risorse straordinarie per spazi ed organici adeguati, e una forte regia centrale che eviti di scaricare le responsabilità sui territori che, certo, hanno un ruolo indispensabile, ma sono fortemente differenziati e non possono affrontare allo stesso modo i problemi enormi che si troveranno davanti”.
“Abbiamo rimarcato nel tavolo di oggi la necessità di fare, sul lavoro per la ripartenza, una corretta informazione. Riteniamo – ha aggiunto – che Comitato Tecnico Scientifico debba rappresentare la fonte principale di indicazioni, fornendo informazioni puntuali che tengano conto della specificità della scuola, come la presenza di diverse fasce d`età, da bambini di 3 anni a studenti di 19”.
“La scuola per l’elevato numero di addetti, un milione e duecentomila per l’esattezza, può rappresentare un campione sanitario importante per tutto il Paese, per questo, oltre che per elevare al massimo il livello delle tutele, proponiamo test sierologici (gratuiti e rapidi) all’ingresso per tutto il personale ATA e docente, e test a campione da ripetere periodicamente. Chiediamo inoltre, che venga garantito un presidio medico in tutte le scuole e che venga affidata la responsabilità della presa in carico degli eventuali casi positivi alle ASL. Sarebbe utile anche la disponibilità di tamponi, presso pediatri e medici di famiglia. Formare, informare e prevenire devono essere le parole d`ordine”.
“La programmazione della ripartenza si è avviata però con enorme ritardo e le scuole stanno lavorando alla riprogrammazione degli spazi e dei tempi in assenza di alcuni dati fondamentali. Le indicazioni sul distanziamento fisico, ad esempio, sono un elemento indispensabile per la riorganizzazione e sono ancora troppo generiche. Senza dati certi per i dirigenti scolastici si rischiano e, già si stanno riscontrando, soluzioni troppo diversificate e clamorosi ritardi nella definizione del fabbisogno di spazi e arredi nonché di ulteriore organico docente e ATA per ogni singolo plesso. Durante l’incontro abbiamo sottolineato – ha concluso il dirigente sindacale – la necessità di una più attento supporto dal centro”.
E.G. da ildiariodellavoro.it

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