Scuola: Flc Cgil, basta caos, governo decida o mobilitazione “Non delegare più nulla alle Regioni”

“Chiediamo che il governo, a fronte del fallimento delle misure che andavano adottate, si assuma la responsabilità del rinvio dell’apertura delle attività didattiche in presenza. Si riporti il confronto a livello territoriale coinvolgendo le scuole. Si faccia chiarezza sui dati o si dica che non è possibile farlo. Non si deleghi più nulla alle Regioni a causa dell’incapacità del governo a decidere”. Lo afferma la Flc Cgil. In mancanza di risposte credibili e in tempi brevi la FLC CGIL annuncia che metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione consentite dalla situazione.
“Il governo si concentri sui vaccini e sulla costruzione di dati veri sulla diffusione della pandemia nelle scuole, se vuole che le istituzioni scolastiche riaprano davvero. Venga valorizzata l’autonomia delle singole istituzioni scolastiche, ciò significa attribuire alle scuole la massima facoltà di scaglionare ingressi/uscite e di decidere la riduzione fino all’azzeramento, sia pure temporaneo, della frequenza di alunne e alunni in presenza, a causa della pandemia in corso. La confusione in atto sta alimentando pericolose derive demagogiche facilmente manipolabili da forze sovraniste e populiste. Non si può andare oltre”, prosegue il sindacato. “Il caos istituzionale e organizzativo sulla riapertura delle attività didattiche nelle scuole aggravato dai venti di crisi del governo in carica, non è più tollerabile. Constatiamo che la richiesta di interventi decisi su trasporti e sanità territoriale non ha prodotto conseguenti misure. Si naviga su tutto a vista, ma una vista brevissima. Si cambiamo provvedimenti nazionali quasi giorno per giorno, si moltiplicano le ordinanze regionali, i prefetti assumono decisioni che mettono in discussione l’autonomia scolastica, mentre aumentano a dismisura anche le ordinanze dei sindaci”, conclude la Flc Cgil. (ANSA).

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