SCUOLA: FAMMONI (CGIL)-PANTALEO (FLC CGIL) CONTRO DECRETO GELMINI SI’ A REFERENDUM

Un decreto sbagliato per la scuola, i lavoratori, gli studenti e le famiglie italiane. Cosi’ il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, e il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, commentano il decreto sulla scuola approvato oggi al Senato.Un’approvazione – sottolineano i due dirigenti sindacali – che, con atto di arroganza e autosufficienza, non ha tenuto conto delle proteste in atto in tutta Italia che registrano una straordinaria partecipazione.Se il governo pensa di chiudere cosi’ una vicenda importantissima per il futuro del paese – proseguono Fammoni e Pantaleo – si sbaglia di grosso. Domani, infatti, si svolgera’ la piu’ grande manifestazione di sempre a sostegno del futuro della scuola pubblica. Ma la mobilitazione contro il decreto Gelmini, che ha come obiettivo finale la demolizione dell’istruzione pubblica, proseguira’ fino al cambiamento delle norme approvate: contro i tagli all’occupazione e contro la chiusura di scuole con meno di 200 studenti.Le forme di questa iniziativa, dicono i due dirigenti sindacali, devono essere tutte le possibili, da quelle nelle scuole ai possibili ricorsi alla Corte Costituzionale, dal rapporto con tutti i cittadini al ricorso al referendum abrogativo, alla richiesta alle Regioni di non dare attuazione, nel rispetto dell’autonomia prevista dal titolo V della Costituzione, a diverse norme contenute nel decreto sulla scuola. La condizione indispensabile per raggiungere questo obiettivo, concludono Fammoni e Pantaleo, e’ mantenere e sviluppare il vasto movimento di questi mesi e le sue caratteristiche di autonomia.ASCA

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