Scuola: Cittadinanzattiva, un crollo ogni tre giorni. Nuovo rapporto, meglio i nidi ma sicurezza insufficiente

Un crollo ogni tre giorni di scuola, mai cos tanti dal 2013. ? quanti ne ha censiti Cittadinanzattiva fra settembre 2018 e luglio 2019. Meno interessati da questi episodi gli asili nido che presentano uno stato di sicurezza pi— adeguato rispetto al resto degli edifici scolastici, ma ancora insufficiente: pi— di due nidi su cinque sono in regola con le certificazioni. I nidi sono stati interessati da interventi di manutenzione ordinaria in due casi su tre, rispetto al 27% delle altre scuole.Dallo stato di attuazione dei 15 principali filoni di finanziamento esaminati, emerge la quantit… inusitata di passaggi tra i diversi enti e organismi di controllo e la farraginosit… delle procedure per arrivare al loro effettivo utilizzo, spesso misurabile in anni, spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. Oltre che di interventi di semplificazione dei meccanismi legati ai fondi, Comuni e Province – aggiunge – hanno bisogno di supporto tecnico costante per aggiornare i dati, accedere ai bandi, progettare, appaltare e controllare gli interventi. Bene l’annuncio del Ministro di istituire una task force con questi scopi. Chiediamo al Governo di esaminare al pi— presto la proposta di una legge quadro sulla sicurezza a scuola, depositata da Cittadinanzattiva e Save the Children, per intervenire su ambiti altrettanto importanti, quali le responsabilit… e gli obblighi di Enti proprietari e Dirigenti scolastici, le linee guida per la costruzione di nuove scuole, il sostegno alle vittime di incidenti nelle scuole, gli spazi di partecipazione effettiva dei cittadini nelle costruzioni e ricostruzioni. Tra gli interventi prioritari, ci permettiamo anche di segnalare: l’ampliamento dei finanziamenti per completare le verifiche di vulnerabilit… sismica in zona 1 e 2; le indagini diagnostiche di soffitti e solai da realizzare a tappeto almeno per gli edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’70 per scongiurare nuovi crolli; il completamento ed il varo della nuova Anagrafe che attendiamo da anni. Il Rapporto ha utilizzato fonti diverse sull’edilizia scolastica: in generale emerge un grave ritardo nell’utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza delle scuole. Sebbene siano al momento disponibili almeno 4 miliardi e mezzo, soltanto 1 mld e 600 milioni circa sono stati effettivamente utilizzati o sono in fase avanzata di utilizzo.(ANSA).Scuola: pi— controlli sicurezza in asili nido ma non basta Rapporto Cittadinanzattiva, solo met… ha agibilit… sanitariaSono 11.027 gli asili nido, tra pubblici e privati in Italia, frequentati da oltre 320.000 piccolissimi utenti. Dei bimbi frequentanti – rende noto un rapporto di Cittadinanzattiva presentato oggi – l’1% presenta disabilit… e il 17% non ha la cittadinanza italiana. Pi— elevata la presenza di stranieri in Liguria (36%), Piemonte (30%), Lombardia (22%). La sicurezza strutturale e sismica degli asili nido, secondo lo studio, Š ancora insufficiente. Il 33% dei nidi Š stato costruito dopo il 1971. Poco pi— del 40% possiede l’agibilit… e il collaudo statico; meno della met… del campione Š dotato dell’agibilit… igienico sanitaria (47%), e del certificato di prevenzione incendi (41%). Non sempre al Sud va peggio: il 78% dei nidi campani ha l’agilit… statica, ad esempio, rispetto al solo 18% di quelli lombardi. Cos pure sulla prevenzione incendi: meglio la Campania(49%), la Sicilia (38%) e la Puglia (33%), rispetto al Piemonte (31%) e alla Lombardia (ferma appena al 15%). Molto esiguo il numero degli edifici del campione che sono stati migliorati sismicamente (4%) e ancora di meno quelli adeguati sismicamente (2%), inferiori anche alle percentuali degli edifici scolastici, rispettivamente al 9% e al 5%. Stessa situazione per le verifiche di vulnerabilit… sismica che sono state effettuate nel 15% dei nidi esaminati, contro il 29% degli edifici scolastici. Arrivano invece buone notizie sul fronte della manutenzione: il 64% dei nidi Š stato oggetto di interventi di manutenzione ordinaria (rispetto al 27% delle altre tipologie di scuole) e il 29% di quella straordinaria (solo il 19% per gli altri edifici scolastici). Anche su questo al Sud i dati sono incoraggianti: ad esempio, l’84% dei nidi della Campania Š stato interessato da interventi di manutenzione ordinaria, rispetto al 57% del Piemonte. Solo il 10% dei nidi presi in esame ha effettuato invece le indagine diagnostiche su soffitti e solai, rispetto al 26% delle scuole dalle materne alle superiori. Occorre precisare che sono stati rarissimi gli episodi di crollo registrati negli ultimi 7 anni che hanno riguardato asili nidi.Dati incoraggianti invece sul fronte della sicurezza interna degli asili: l’83% Š in possesso del Documento di valutazione dei rischi, l’82% ha predisposto il piano di emergenza e il 64% l’apposita segnaletica per la sicurezza. Il 78% effettua le prove di evacuazione. Su questi aspetti, due regioni a confronto: su un campione simile di asili nido, pi— virtuosa l’Umbria, con il 79% di nidi dotato del piano di emergenza e del documento valutazione rischi rispetto al 69% del Trentino Alto Adige. Circa l’80% dei nidi dispone di un medico competente, del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli addetti al primo soccorso, alla prevenzione incendi e all’evacuazione. Per quanto riguarda infine le mense e le diete speciali, risulta pi— indietro il Sud: l’83% degli asili dispone di una mensa interna (con punte negative in Campania, solo il 25%, e in Basilicata, il 40%). Il 90% assicura le diete speciali, soprattutto nelle Regioni del Centro Nord, mentre in Calabria la percentuale scende al 25%. Male i numeri su cortili, aree verdi, arredi e giochi a norma: due asili su tre dispongono di cortili o aree verdi, mentre solo il 57% ha giochi e arredi a norma. Dato grave di per s‚ in termini di tossicit… dei materiali, inquinamento indoor, ecc. ma ancor di pi— – rileva Cittadinanzattiva – in relazione alla particolarit… dell’utenza. Sempre due su tre dispongono di una recinzione esterna. Assai basso il dato sulla presenza di sistemi di videosorveglianza interna ed esterna che si attesta rispettivamente, al livello nazionale, al 2% e 4%. (ANSA).

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