Tagliare 140 mila posti di lavoro nella scuola in tre anni come chiudere la Fiat e tutto l’indotto. Alessandro Rapezzi, segretario della Flc-Cgil di Firenze, descrive cos gli effetti dei tagli all’istruzione pubblica contro cui oggi 15 mila persone hanno manifestato in molte province toscane, con assemblee affollate. In Toscana, secondo le stime diffuse nei giorni scorsi, i tagli riguardano 1221 docenti e 732 unit di personale Ata: in due anni i posti in meno sono 4288. C’ stata grande affluenza ovunque – spiega il segretario della Flc-Cgil Toscana, Raffaello Biancalani, un successo oltre le aspettative: 900 persone ad Arezzo, 1500 a Grosseto, pi di 4000 a Firenze, 1500 fra Livorno, Portoferraio e Piombino, oltre 1500 a Lucca, 500 a Massa, pi di 2000 a Pisa dove hanno dovuto spostarsi all’aperto, oltre 2000 a Prato. Il totale delle presenze secondo il sindacato, in attesa delle assemblee di Pistoia e Siena che si svolgeranno domani e dopodomani, supera quindi le 15mila persone fra insegnanti, personale tecnico, amministratori locali. A Firenze gli organizzatori non si aspettavano una simile affluenza, quando hanno scelto il pi piccolo Saschall anzich il Mandela Forum, e i sindacati respingono al mittente le accuse di inopportunit lanciate dall’Associazione nazionale presidi, oltre che dalle forze politiche di centrodestra. In pochi l’hanno giudicata inopportuna, a giudicare dai numeri che ci sono qui, ha detto la segretaria della Cisl Scuola di Firenze, Antonella Velani. Fra le prossime iniziative, un’assemblea coi precari il 5 ottobre a Firenze, mentre i Cobas propongono uno sciopero generale della scuola per il 15, contemporaneamente alle agitazioni dei metalmeccanici. Molti istituti in tutta la regione hanno chiuso, rinviando a domani l’apertura delle lezioni, mentre in altri si fatta lezione solo a singhiozzo: i dirigenti scolastici hanno avvertito le famiglie degli alunni. All’assemblea fiorentina del Saschall ha partecipato anche una nutrita rappresentanza di amministratori locali, per portare solidariet e appoggio a insegnanti e tecnici: La vostra lotta assolutamente la nostra lotta, ha detto l’assessore comunale fiorentina all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi, intervenendo dal palco. Un attacco di questa dimensione alla scuola pubblica – ha aggiunto – non c’era mai stato. Come Comune abbiamo fatto il nostro dovere, e le nostre scuole iniziano l’anno senza problemi, ma la lotta di questi insegnanti la lotta di un intero Paese e delle istituzioni che difendono la scuola pubblica. Per l’assessore provinciale all’istruzione, Giovanni Di Fede, quando si parla di qualit della scuola e di lotta contro i tagli noi siamo al fianco degli insegnanti, e pensiamo che da questo governo non ci possiamo attendere niente di buono. Il ridimensionamento della scuola coi tagli del governo, per la consigliera regionale del Pd Daniela Lastri, gi assessore comunale, si ripercuote negativamente soprattutto sui pi deboli: gli alunni con problemi di apprendimento, gli stranieri, i bambini disabili, oltre ai detenuti che non potranno pi usufruire delle ore di scuola primaria e media nelle carceri. Proprio nel momento in cui la scuola avrebbe bisogno di pi sostegno, di pi risorse e politiche per farne crescere la qualit . (ANSA).
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