Maturità: cortei Firenze e Pisa il 4/2 contro esame 2022 Cgil e Flc, Ministro li ascolti

La Rete degli Studenti Medi convoca per venerdì 4 febbraio manifestazioni di dissenso a Firenze e a Pisa contro le dichiarazioni del ministro Bianchi sull’esame di stato 2022. Previsto a Firenze un corteo da piazza San Marco alle ore 9 a piazza Santo Spirito mentre a Pisa un altro corteo partirà da piazza Guerrazzi sempre alle ore 9 per raggiungere piazza dei Cavalieri. “Consapevoli della particolare situazione d’emergenza, sentiamo la necessità e il dovere di scendere in piazza per mostrare il nostro dissenso nei confronti dell’ennesimo schiaffo in faccia che la nostra generazione riceve da parte di questo governo – afferma la Rete degli Studenti Medi – Siamo stanchi di una scuola, che dopo due anni di didattica a distanza, ancora una volta ci lascia soli e senza gli strumenti per affrontare le devastanti problematiche, esasperate da due anni scolastici passati in pandemia. Il governo è stato ancora una volta, cieco alle nostre richieste e non vogliamo scontare sulla nostra pelle le scelte di una classe politica che non ci ha mai ascoltato e mai ci ascolterà. Gli immaturi sono quelli che, facendo finta di non vedere le nostre problematiche e necessità, giocano ancora una volta con il nostro futuro. Davanti all’inefficienza, ci faremo sentire! Scendiamo in piazza contro la maturità 2022!”. (ANSA).

Scuola: Cgil e Flc sostengono mobilitazione studenti, Ministro li ascolti
“Sosteniamo la mobilitazione nazionale degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori indetta per venerdì prossimo contro le nuove modalità dell’esame di Stato 2022 annunciate dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi”. Lo affermano in una nota la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, e il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli.
“Il 4 febbraio saremo al loro fianco davanti al Ministero e nelle piazze italiane – affermano i due dirigenti sindacali – affinché non siano gli studenti a pagare le conseguenze di tre anni di didattica discontinua, in presenza, a distanza, mista. Tre anni – aggiungono – in cui le misure del Governo non hanno saputo fronteggiare tempestivamente l’emergenza sanitaria minando il diritto all’istruzione e facendo ricadere tutte le difficoltà di gestione scolastica causate dalla pandemia sugli studenti e sul personale scolastico, che hanno sempre dimostrato un grande senso di responsabilità”.
Per la vicesegretaria generale della Cgil e il segretario generale della Flc Cgil “il ripristino della normalità a cui fa riferimento il Ministro Bianchi è una enorme ipocrisia: non sono stati normali né quest’ultimo anno, né quelli precedenti”. “Sarebbe stato opportuno coinvolgere gli studenti in questa scelta – sottolineano – così come sarebbe stato opportuno ascoltarli nei giorni scorsi in occasione delle legittime proteste per la morte dello studente Lorenzo Parelli. Nessun ascolto, solo botte e cariche della polizia. I giovani di questo Paese – concludono Fracassi e Sinopoli – sono sempre evocati, ma poco ascoltati. Non può funzionare così”.

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