Scritte fasciste e omofobe all’Ateneo, in 200 al presidio Cgil a Siena (foto)

Scritte fasciste ateneo Siena: in 200 a presidio Cgil. Esposto striscione ‘Mai più fascismi’

In 200, esponendo uno striscione con scritto ‘Mai più fascismi’, hanno preso parte oggi al presidio organizzato da Cgil senese all’indomani delle scritte fasciste e omofobe e contro il sindacato vergate con vernice nera all’interno dell’ufficio di una dipendente dell’Università di Siena. “Vedere la nostra organizzazione e chi la rappresenta colpita per il ruolo che esercita e per l’orientamento sessuale è una cosa degna solo del fascismo, degli squadristi, di chi si maschera di notte” ha detto il segretario generale della Cgil di Siena Fabio Seggiani che ha poi evidenziato: “E’ l’ora di chiuderne le sedi e di metterli fuori legge, è quello che chiediamo. Fuori i fascisti e non la Cgil dall’università”. Presenti al presidio il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, Claudio Guggiari della segreteria di Cgil Toscana, l’onorevole del Pd Susanna Cenni e l’assessore all’università della Regione Toscana Alessandra Nardini, oltre ai rappresentanti di Cisl Siena, Arci e associazioni studentesche di sinistra. Questa mattina è stato intanto ripulito dalle scritte l’ufficio imbrattato e proseguono le indagini della digos per accertare l’autore, o gli autori, del gesto. (ANSA).

Scritte fasciste e omofobe all’Università di Siena, Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Atto gravissimo e vile verso una lavoratrice e la Cgil tutta, non ci faremo intimidire”

Scritte fasciste e omofobe all’Università di Siena, Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Una inaccettabile intimidazione a una lavoratrice e delegata sindacale che rappresenta i suoi colleghi, alla Cgil tutta e a chi si rispecchia nei valori democratici e antifascisti. Un gravissimo e vile atto di matrice fascista per di più perpetrato in spazi di democrazia come un luogo di lavoro, a pochi giorni da un momento di partecipazione come le elezioni Rsu, e l’Ateneo, culla di libertà e rispetto delle idee. Di fronte a questi fatti, che rimandano a un passato buio che troppo spesso si fa ancora vivo, occorre una risposta forte e importante, come il presidio di stamani di fronte al Rettorato. Come Cgil spesso in questi anni siamo stati nel mirino di attacchi fascisti: sappiano che non ci faremo intimidire e che porteremo sempre avanti i valori della Resistenza, dell’inclusività e dell’antifascismo”.

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