La situazione del settore dei trasporto pubblico locale al tracollo e a rischio ci sono i 116.000 posti di lavoro. Lo afferma l’Asstra, l’associazione nazionale delle imprese di trasporto pubblico locale che, con ANAV, rappresenta la parte datoriale nel negoziato per il contratto nazionale. Ieri sera si conclusa la prima parte dello sciopero dei trasporti che ha coinvolto i servizi extraurbani, oggi tocca invece a tutti gli altri servizi di trasporto pubblico locale. Una protesta che testimonia la preoccupazione dei lavoratori per la loro situazione lavorativa – dice il presidente dell’Asstra Marcello Panettoni -. Una situazione molto grave, perch per gli oltre 116.000 autoferrotranvieri la vera posta in gioco non sono solo gli aumenti in busta paga, ma il mantenimento stesso del posto di lavoro messo a rischio, o gi perso in alcune situazioni, dai tagli ai servizi e quindi agli addetti, tagli che le aziende sono costrette a fare per evitare il fallimento dopo le riduzioni alle risorse per i servizi di mobilit , che in alcune regioni hanno raggiunto picchi del 30% e 41%. Lo sciopero, aggiunge Panettoni, determina una situazione paradossale, con lo stop ieri del servizio extra-urbano su gomma e oggi di bus, tram, metro, ferrovie concesse e anche i servizi ferroviari Fs, e ripetutamente segnalata dall’Asstra alla Commissione di Garanzia per l’anomalia di uno stop dei trasporti che dura di fatto ben 48 ore. Una situazione abnorme – dice Panettoni – che si verifica dopo oltre 20 anni di vigenza della legge 146 sulla regolamentazione del diritto di sciopero, una legge che aveva trovato il punto di equilibrio tra salvaguardia del diritto dei cittadini ai servizi essenziali e salvaguardia del diritto di sciopero. Oggi siamo tornati indietro.(ANSA).
20 minuto di lettura