Tre grossi tir, di un unico proprietario tra quelli che non hanno preso parte allo sciopero, sono stati danneggiati nella notte. I mezzi erano parcheggiati in un piazzale privato a Marina di Massa. 24 pneumatici sono stati completamente squarciati per un danno economico complessivo che supera i 5.000 euro. Il proprietario dei tir questa mattina ha trovato la rete di recinzione tagliata per entrare nel piazzale e i pneumatici squarciati e ha sporto denuncia ai carabinieri di Massa, che al momento non hanno registrato altri atti di vandalismo sul territorio provinciale. La Fita Cna di Massa Carrara lancia comunque l’allarme: Registriamo degli episodi gravissimi che nulla hanno a che fare con l’autotrasporto e con la maggior parte degli operatori del settore che stanno dimostrando senso di responsabilit e capacit di non farsi strumentalizzare- dice Paolo Crudeli, Presidente Cna Fita Massa Carrara- ci auguriamo che i responsabili vengano individuati quanto prima. La nostra associazione – spiega la Fita di Massa – insieme alle altre categorie di autotrasporto che rappresentano il 90% delle imprese, lavora da due mesi ai tavoli di confronto col Governo che ha mostrato attenzione e preso impegni precisi, gi confermati sia dal Parlamento che dal Ministero dello sviluppo e delle infrastrutture, Corrado Passera. Ecco perch abbiamo deciso di concedere un po’ di tempo al Governo per ratificare i provvedimenti, ma ora il fermo selvaggio di questi giorni non solo si scontra con un dialogo gi aperto ma rischia di far danni piuttosto che aiutare un settore in fortissima crisi a portare a casa risultati concreti. (ANSA).SCIOPERO TIR: EX SINDACALISTA CGIL, ‘ABBANDONATI DA VERTICI’ PROTESTA INEVITABILE, INFILTRATI? DOVEVANO PENSARCI PRIMAI vertici delle organizzazioni sindacali hanno fallito: ci hanno lasciati soli, e dopo 18 anni di promesse questa la risposta, prevedibile, inevitabile. Un passato da sindacalista della Filt-Cgil, un camion da 44 tonnellate con cui trasporta mobili prodotti a Pesaro in Inghilterra, Scozia e Olanda, Marco Fazzini, 59 anni, tir di propriet , uno dei ‘padroncini’ che da tre giorni anima il presidio al casello di Fano dell’A14. Per non morire da camionista turco o croato, che fa lo stesso lavoro degli altri ma pagato la met . Fazzini non vuol sentir parlare di ‘Fai, Unatras, Cgia, Cna e gli altri: non ce l’ho con il sindacato in quanto tale, ma con chi lo guida spiega. Non si pu approvare una legge che fissa un costo di gestione per garantire la sicurezza, monte ore di guida, pause ecc., e poi renderla inapplicabile. Oggi lui non si riconosce in nessuna sigla (ho sentito nominare TrasportoUnito per la prima volta tre giorni fa), ma combatte un futuro che si pu riassumere cos: trattore bulgaro, rimorchio austriaco, autista preso in affitto da un’agenzia interinale. La mafia tra i ‘forconi’? Non mi piace, ovvio, come non mi piacciono neppure gli ‘infiltrati’ della Lega Nord, ma non sono queste le domande che i giornalisti dovrebbero fare: quando c’ disagio arrivano i disordini, storicamente sempre stato cos. Se tutto si ferma, anche le barche nei porti, qualcosa vorr pur dire, e non basta certo che il ministro Passera vada a Ballar ad annunciare che i pagamenti alle imprese saranno a 30-60 giorni. A Fano il presidio dei tir ‘soft’: cerchiamo di far capire le ragioni della protesta, invitiamo i camionisti a non entrare in autostrada e a prendere la Statale 16. La maggior parte ci d retta e va via, tanto pu imboccare l’A14 a Marotta o a Pesaro. Se poi proprio vogliono passare, li lasciamo fare.(ANSA).SCIOPERO TIR:PROTESTA SVINCOLO FI-PI-LI, TRAFFICO RALLENTATOAutotrasportatori ancora sulle barricate allo svincolo di Ponsacco (Pisa) della Firenze-Pisa-Livorno. Circa 50 tir si sono radunati come ieri alla rotonda, lasciando varchi per la circolazione, ma rallentando comunque il traffico delle auto. Nessun disagio particolare, ma tanta rabbia tra i camionisti che rivendicano un trattamento differente da parte delle aziende per le quali trasportano merce e dal Governo, rispetto alle spese che devono sostenere in ogni viaggio. In un viaggio da Livorno a Milano, tra quello che incassiamo e ci che dobbiamo spendere fra gasolio e pedaggi autostradali rimettiamo almeno 30 euro, spiega Antonio Maniscalco di Ponsacco. Nel mirino degli autotrasportatori anche i tempi di pagamento. Molti di noi trasportano rifiuti per aziende legate alle pubbliche amministrazioni – dice Federico Grassi di Casciana Terme – ma poi veniamo pagati anche a 240 giorni. Mentre noi le rate del leasing dei mezzi o le riparazioni le dobbiamo saldare subito. Una paga media di un autista di mezzi pesanti va da 0,85 a 0,90 euro a chilometro. Se pensate a che livelli il gasolio o il pedaggio autostradale capite bene in quali difficolt sia la nostra categoria, sottolinea Stefano Fontanelli di Capannoli. (ANSA).SCIOPERO TIR: SABATO 300 CAMIONISTI APUANI IN PIAZZA FITA: PRONTI A CONSEGNARE CHIAVI AZIENDE A PREFETTOTrecento tir del marmo in piazza sabato mattina alle 10 con ritrovo alla Camera di commercio: la grande mobilitazione di tutte le imprese apuo-versiliesi associate alla FIta Cna che sono pronte a consegnare simbolicamente le chiavi delle aziende al prefetto Giuseppe Merendino. I camionisti – si legge in una nota della Fita Cna di Massa Carrara che raccoglie la stragrande maggioranza delle imprese che operano nel settore delle cave – stanno pagando un costo salatissimo per l’autotrasporto: +58% in due anni. Il carburante costa per un’impresa 3 mila euro in pi l’anno, pedaggi autostradali, assicurazioni e concorrenza sleale degli autisti stranieri affondano il settore. La tabella costi elaborata dalla Fita Cna su un campione di imprese locali riferisce che nel 2010 il carburante aumentato del 26%, nel 2011 del 25%. Un’azienda con due veicoli per il trasporto in linea, nel 2009 aveva speso complessivamente 48 mila euro (iva esclusa) per rifornire i due mezzi, nel 2010 61 mila euro e nel 2011 76 mila euro. Il carburante al litro schizzato da 1 euro a 1,70 euro. La somma dei rincari sta affondando la categoria – dice Paolo Crudeli presidente provinciale Fita-Cna – si registra anche il 50% in pi dei costi assicurativi. Fita ha calcolato anche il costo per acquistare 5 mila litri di carburante in extra rete, canale che garantisce un costo inferiore: a gennaio 2011 le aziende hanno speso 5.300 euro, a settembre 2011 oltre 7 mila euro e nel mese di gennaio 2012 si arriva a 8.288 euro. Il costo extra rete aumentato di circa 3 mila euro rispetto all’anno precedente, 250 euro in pi al mese. Stiamo assistendo – conclude Crudeli – alla chiusura inarrestabile delle imprese di autotrasporto che cercano di operare nel rispetto della norma. Per sopravvivere saremmo costretti a non rispettarle. La concorrenza sleale dei vettori stranieri che si propongono con costi di gestione inferiori dettata da operatori che non rispettano la normativa: c’ chi guida senza rispettare le norme sulla sicurezza, tempi di guida e riposo, codice della strada. E sta andando tutto in malora. (ANSA).SCIOPERO TIR: TENTA FERMARE CAMION, FERITO MANIFESTANTE A LIVORNOSi aggrappato alla portiera di un tir in movimento per convincere l’autista a fermarsi, ma caduto e si ferito. E’ accaduto a un manifestante che sta partecipando alle proteste degli autotrasportatori a Livorno. L’episodio avvenuto in via Leonardo Da Vinci, strada che collega la citt al porto industriale. Il manifestante, un romeno di 30 anni, mentre passava un autoarticolato guidato da un camionista polacco, si aggrappato a un lato della motrice, per cercare di fermarlo. Il camion ha proseguito la sua corsa, anche se a bassa velocit , e alla fine il trasportatore ha dovuto desistere: ha mollato la presa ed caduto a terra riportando un lieve trauma cranico e alcune contusioni. L’uomo stato portato al pronto soccorso. Sull’episodio stanno effettuando accertamenti polizia stradale e Digos. (ANSA).
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